Giochi2018: Myhrer d'oro in slalom, Moelgg 12/o
di Vittorio Savio
Tra i due litiganti, il terzo gode. E' quello che starà pensando il veterano Andrè Myhrer, oro a sorpresa in slalom quest'oggi a Yongpyong, nella giornata nera di Marcel Hirscher e Henrik Kristoffersen, entrambi fuorii, uno nella prima manche, l'altro nella seconda.
Il norvegese Henrik Kristoffersen getta, infatti, al vento l'occasione della vita regalando la medaglia d'oro al cugino svedese Andrè Myhrer. Cedono i nervi del vice campione del mondo e bronzo a Sochi 2014, primo dopo la prima manche che aveva visto anche l'uscita clamorosa del marziano Marcel Hirscher. Nella seconda il norvegese vuole forse strafare e dopo pochi secondi finisce lungo, cerca di risalire, ma ormai la gara è andata.
L'oro va così meritatamente al collo dello svedese Andrè Myhrer, andando a fare compagnia alla compagna di squadra Frida Hansdotter, anche lei oro in slalom nella giornata no di Mikaela Shiffrin. Per il 35enne di Bergsjo, 195 cm per 95 kg, già bronzo in slalom a Vancouver 2010 e con tre medaglie iridate, 1 argento e due bronzi, e vincitore della coppa del mondo di specialità nel 2012, questo oro rappresenta la consacrazione definitiva.
Sul podio con lo svedese sale un nome nuovo, quello dell'elvetico Ramon Zehnhausern, vincitore del city event di Stoccolma, che conferma i grandi progressi di questo scorcio di stagione. Il giovane "lungagnone" elvetico recupera ben sei posizioni, rispetto alla prima prova, riuscendo così a mettersi una insperata medaglia d'argento a 34 centesimi dal vincitore. E bronzo con una grande recupero, ben 9 posizioni, per il fratello del campione olimpico di Sochi 2014 Mario Matt, Michael. Il 24enne di Flirsch ottiene così il suo primo alloro di un certo valore, dopo che in questa stagione di coppa aveva in un paio di occasioni gettato al vento delle vittorie certe.
L'austriaco salva così l'onore di un'Austria in lutto per l'uscita di scena anticipata dopo venti slalom consecutivi del loro beniamino Marcel Hirscher. Una uscita clamorosa quella del sei volte vincitore della coppa del mondo, dopo circa 20 secondi nella prima manche, incappato sicuramente in una giornata storta, frutto a suo dire anche di alcune lacune nella preparazione di questa gara sulle nevi coreane.
L'Italia esce da questo 12/o posto del veterano Manfred Moelgg (+1.25). Il marebbano prima del terzo intermedio si intraversa per voler troppo tagliare e cede l'esiguo vantaggio che era riuscito a conservare nella prima parte di gara. Il 35enne finanziere altoatesino, alla sua ultima Olimpiade, non riesce così a raccogliere un alloro olimpico dopo le tre medaglie iridate conquistate negli ultimi dieci anni di carriera.
Nulla da fare anche per Stefano Gross, comunque bravo, e alle prese ancora con i problemi fisici ad un adduttore e al gluteo, incappato in un grave errore nella prima manche che poi ha cercato di recuperare nella seconda senza però riuscirvi. Il poliziotto di Pozza di Fassa alla fine chiude questa Olimpiade con un 16/o posto finale (+1.72). Nella prima manche erano, invece, usciti in casa Italia Riccardo Tonetti e il debuttante Alex Vinatzer.
L'Italia al maschile dunque si congeda, prima della gara a squadre, da questa rassegna a cinque cerchi senza aver raccolto medaglie. Un risultato di digiuno che si protrae dal Mondiale di Vail 2015, passando per quello di St. Moritz 2017 a questa Olimpiade e che deve far riflettere un po' tutti.
Ora l'ultimo appuntamento con lo sci alpino è fissato per sabato notte con lo slalom parallelo maschile e femminile valido per assegnare le medaglie olimpiche del team event.