Fede Brignone è bronzo olimpico in gigante!
di Matteo Pavesi
Alla sua terza gara alle Olimpiadi, la prima di questa edizione, Mikaela Shiffrin coglie il secondo oro della carriera vincendo il gigante olimpico sulla 'Rainbow 1 Ladies' di PyeongChang.
Alle sue spalle la norvegese Ragnhild Mowinckel (+0.39), a inizio stagione sarebbe stata considerata outsider, oggi dopo le buone prestazioni della stagione e il secondo posto di tre settimane fa al Kronplatz era invece da inserire nelle papabili per il podio.
E sul podio sale anche la nostra Federica Brignone, la migliore azzurra tre le due manche, grazie a lei l'Italia torna a vincere una medaglia olimpica nello sci femminile azzurro dopo il superg di Salt Lake City 2002, quando vincemmo l'oro con Daniela Ceccarelli e il bronzo con Karen Putzer. Per la 'milanese di La Salle' è la prima medaglia olimpica, che si aggiunge all'argento di 7 anni fa a Garmisch, sempre in gigante.
Fede è partita nella seconda con quasi tre decimi sulla norvegese, sbaglia nell'assorbire un dosso, poi sul muro è vicinissima, salvo poi perdere una manciata di centesimi nelle ultime porte, e chiudere a 7 centesimi.
Era la disciplina in cui c'erano le maggiori attese di medaglia e le più grandi pressioni per le nostre: la grande gioia per la medaglia di Federica è un po' stemperata dalla seconda manche di Manuela Moelgg, che guidava davanti a tutte dopo la prima manche.
Per qualche ora la marebbana ha cullato il sogno di vincere la prima gara in carriera nel giorno più importante ma purtroppo nella seconda manche ha fatto segnare uno dei tempi più alti, accusando distacchi significativi in ogni settore fino a chiudere con l'ottavo tempo finale.
Sconsolata e delusa al traguardo, Manuela non è riuscita nella seconda manche, molto più veloce, a mantenere la fluidità e leggerezza della prima. Deluse anche due grandi protagoniste della specialità come Rebensburg e Worley: la tedesca recupera quattro posizioni con un'ottima seconda manche ma per 12 centesimi si porta a casa la medaglia di legno, mentre la francese recupera 7 posizioni ma risale solo fino al settimo posto.
Tra Brignone (3/a) e Moelgg (8/a) si inserisce Marta Bassino (5/a a +0.67), ancora una volta tra le migliori della disciplina, 5/a già dopo la prima manche, peccato per un errore sull'ingresso del muro.
Completa lo squadrone azzurro Sofia Goggia, 11/a a +1.78, che perde una posizione rispetto alla prima, a causa di due errori vistosi.
Torniamo a Mikaela Shiffrin, che ha costruito l'oro con una prima manche solida e una seconda con pochissimi rischi, praticamente perfetta fino a tre quarti (aveva quasi 9 decimi sulla Mowinckel!), mentre due sbavature nelle ultimissime porte le sono costate mezzo secondo. Il suo pianto liberatorio al traguardo ha sciolto tutte le tensioni di una gara olimpica, i ritardi, le cancellazioni i cambi di programma ma sopratutto l'enorme pressione che questo fenomeno dello sci ha attirato su di se.
Giornata nerissima per l'Austria, con Anna Veith 12/a come miglior rappresentante, argento quattro anni fa a Sochi; male anche la Svizzera con la sola Holdener (9/a) nelle top10.
Da notare il miglior tempo nella seconda manche per Estelle Alphand, che risale così dalla 26/a alla 16/a posizione e conferma quanto di buono mostrato durante la stagione.
Appuntamento a venerdì per lo slalom femminile.