Christof Innerhofer: "Non mi demoralizzo"
di Vittorio Savio
Non esce con il sorriso sulle labbra da questo debutto olimpico Christof Innerhofer. L'azzurro arrivava a questa combinata alpina di Jeonseong all’Olimpiade di PyeongChang 2018 con un bronzo da difendere, conquistato quattro anni fa sulle montagne del Caucaso a Sochi 2014, ma questo 14/o posto nella combinata alpina odierna gli va un po' stretto. Le cose non sono proprio andate come il finanziere di Gais si aspettava forse, dopo una buona prova nella discesa accorciata alla partenza del superG conclusa con il quinto tempo finale. Poi nella manche di slalom ha pagato troppo soprattutto nel tratto finale dove ha incamerato oltre tre secondi di ritardo da Hirscher.
“Sono rimasto abbastanza sorpreso per quanto sia stato brutto il mio feeling con la pista – ha dichiarato Innerhofer – non sono abituato a sciare con queste condizioni e non ho trovato le sensazioni che speravo. Ultimamente ho disputato buone manche di slalom, ma oggi mi sembrava di non essere più all’altezza dei migliori. Per un discesista che ama fare slalom questa pista è impossibile, lo si vede guardando i tempi di tutti, ma è anche difficile fare dei pronostici nella combinata perché a volte siamo davanti e a volte dietro e non si capisce perché. Qui nessuno dei velocisti poteva salire sul podio, nemmeno se fossimo partiti dallo start originario della discesaoe.
Sul tracciato coreano, dove due anni fa raccolse un podio in superG, Innerhofer esprime il suo giudizio al termine del primo giorno di gara vera: “Questa pista non è più difficile di quella di Sochi, ma è la neve ad essere più complicata: ho provato a spingere, sapevo anche come fare teoricamente, ma è la pratica che manca. Per quanto riguarda giovedì (quando si recupererà la discesa libera cancellata domenica ndr.) il tempo dovrebbe migliorare e sarà tutta un’altra gara rispetto ad oggi. Non sono demoralizzato dopo questa performance, dovevo sfruttare meglio questa chance, ma ne avrò altre dueoe.