La Coppa del Gobbo - Senza fiamma e braciere, 1924
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La storia dello Sport ci racconta come i primi veri Giochi Olimpici Invernali siano stati quelli disputati a St.Moritz nel 1928. In verità, quattro anni prima a Chamonix, si era svolta la Settimana Internazionale degli Sport Invernali che, nel Congresso di Praga del
27 maggio 1925, fu ufficialmente riconosciuta dal CIO quale Olimpiade Invernale!
Nei dodici giorni di gara, nella cittadina francese, furono disputate sedici prove, in rappresentanza di sei sport. In totale furono assegnate 43 medaglie alla presenza di circa 33.000 spettatori.
La Cerimonia di apertura, iniziata nel pomeriggio di venerdì 25 gennaio, fu molto semplice ma solenne, non ci fu né fiamma né braciere olimpico. Le squadre di curling attirarono subito l'attenzione di tutti per via delle loro scope...Dopo gli atleti sfilò tutta Chamonix, guide d'alta montagna, vigili del fuoco, vecchi combattenti, alunni delle scuole, ecc...
In quella occasione 294 atleti di sedici nazioni si trovarono per la prima volta uniti per gareggiare insieme: la delegazione francese, con 46 componenti, era la più numerosa.
Questi Giochi rappresentarono una grande vittoria per gli sport invernali ed in quello stesso anno nacque la Federazione Internazionale (FIS).
Italia, Cecoslovacchia, Lettonia, Polonia, Ungheria e Jugoslavia non conquistarono medaglie.
Gli azzurri in gara, tutti maschietti, furono guidati dal giovane portabandiera Leonardo Bonzi e parteciparono solo alle gare di sci e bob.
Nel fondo si ottennero eccellenti piazzamenti per merito di: Enrico Colli, Giuseppe Ghedina, Vincenzo Colli, Antonio Herin, Daniele Pellissier, Achille Bacher.
Nel salto gareggiarono Luigi Faure, Mario Cavalla e Pio Imboden.
Per celebrare la prima medaglia olimpica azzurra bisogna attendere il 1936 quando a Garmisch quattro alpini vinsero la gara di staffetta dimostrativa con: Enrico Silvestri, Luigi Perenni, Stefano Sertorelli, Sisto Scilligo.
Il loro trionfo viene spesso oscurato...o dimenticato...in quanto ufficialmente questo onore viene attribuito a Nino Bibbia che, nel 1948 a St.Moritz, si impose nella gara di skeleton. Tutto vero, ma sotto il profilo sportivo mi piace assegnare questo onore alla pattuglia dei soldati d'Italia, di fondo e tiro al bersaglio, una sorta di biathlon ante litteram...!