Worley torna gigante a Lenzerheide.Brignone nona
di Matteo Pavesi
A distanza di poco più di un anno Tessa Worley torna al successo in Coppa del Mondo (12/o in carriera) vincendo il gigante di Lenzerheide, ultima prova tra le porte larghe prima dei Giochi.
La francese costruisce la sua gara nelle primissime porte della prima manche, dove è imprendibile per tutte, compresa Viktoria Rebensburg, unica a metà gara a rimanere a mezzo secondo, mentre tutte le altre accusano distacchi elevati. Nella seconda la tedesca si scatena mentre la francese sbaglia proprio in alta, perdendo tutto il vantaggio, scia meglio della tedesca nel tratto centrale e perde nuovamente sul finale ma conserva i 7 centesimi che valgono la vittoria.
Una gara difficile, su una 'Beltrametti' ripida e piena di insidie, in particolare le prime porte sul muro iniziale, un tracciato dove bisogna tenere il ritmo e adattarsi alle condizioni di visibilità e neve, abbastanza morbida nella seconda frazione.
Così - prime due a parte, viene stravolta la classifica della prima manche e ne approfitta la slovena Meta Hrovat, classe 1998 e pettorale #28, che scia benissimo nella seconda manche facendo il secondo miglior tempo e recuperando 11 posizioni, fino a conquistare il primo podio della carriera a +1.45.
Ne fa le spese Federica Brignone che dal terzo posto virtuale scende fino al nono finale, 20/o tempo di manche: la milanese-valdostana perde mezzo secondo nelle prime porte, punto mal digerito anche nella prima manche, ma sbaglia anche nel tratto finale, così il suo ritardo sale a +2.13.
Una gara totalmente in salita per l'Italia che dopo 11 gare consecutive sul podio del gigante oggi non trova l'interpretazione giusta: Marta Bassino, sesta dopo la prima manche, sbaglia nelle prime porte proprio dove era stata leggera stamattina, poi allunga una linea, spigola e non riesce a rimanere nel tracciato.
Nella prima manche erano uscite anche Moelgg e Goggia, così la seconda e ultima azzurra a punti e Irene Curtoni 16/a a +2.87.
Torniamo alle migliori 10 perchè la Slovenia si esalta con Ana Drev 5/a e Tina Robnik 14/a, mentre il pubblico di casa esalta Simone Wild, che rimane ai piedi del podio a +1.49, comunque il suo miglior risultato in carriera. Seguono Mowinckel 6/a, Shiffrin 7/a, Vlhova 8/a, Schild 9/a.
Shiffrin, quinta dopo la prima manche con un ritardo accumulato quasi tutto nelle primissime porte, sbaglia nello stesso tratto anche nella seconda, troppo cauta, e poi allunga le linee costantemente fino a perdere due posizioni. Dopo due uscite e la decisione di saltare la combinata di venerdì, l'americana non ha mostrato la solita brillantezza.
E' una gara che rimescola un po' le carte in classifica di gigante: Rebensburg rimane in testa con 502 punti ma Worley scavalca Shiffrin e si avvicina a 32 lunghezze, mentre l'americana è -81 e Brignone è sempre quarta ma lontana (-228).
In classifica generale comanda sempre Shiffrin con oltre il doppio dei punti di Rebensburg (1513 contro 714).
Domani slalom che chiude il trittico di gare elvetiche, con prima manche alle 9.30.