Julia Mancuso saluta il Circo Rosa
di Matteo Pavesi
Non ci sarà una quinta Olimpiade per Julia Mancuso: la campionessa USA ha scelto lo splendido scenario di Cortina per annunciare il ritiro dall'attività agonistica.
Dopo aver chiuso in ultima posizione la prima prova sulle Tofane, Julia ha deciso che era arrivato il momento di chiudere la sua splendida carriera, per i problemi all'anca (di cui soffre fin da quando aveva 18 anni) che non le permettono più di allenarsi e sciare ad alti livelli.
Classe 1984 di Squaw Valley, California, il suo esordio in Coppa del Mondo risale agli sgoccioli del vecchio millennio, e fin dalle prime stagioni dimostra le sue qualità di polivalente gareggiando in tutte le discipline.
Con 398 pettorali in CdM è una delle atlete più longeve di sempre, protagonista del Circo Rosa per 18 stagioni, capace di lasciare il segno nel circuito e di esaltarsi in vista dei grandi eventi.
Il primo dei 36 podi della carriera arriva proprio a Cortina nel 2006, 12 anni fa, con un secondo posto in superg, e nel dicembre dello stesso anno assapora la grande gioia della prima vittoria nella discesa della Val d'Isere. Cortina è nel suo cuore: nella località ampezzana sale sul podio 7 volte, in discesa, in superg e in gigante.
L'ultimo podio in assoluto risale alla stagione 2014/2015, quando chiuse al terzo posto la discesa di Lake Louise, alle spalle delle compagne Vonn e Cook, per una tripletta da sogno tutta 'made in USA'.
Julia è stata un'atleta di spicco del circuito non solo per i suoi successi ma anche per la simpatia, il sex-appeal, il suo essere estroversa (e a volte controversa), amante del freeskiing, del mare e del surf.
Come dicevamo ai Grandi Eventi ha saputo esaltarsi conquistando risultati che - spesso - non ci si aspettava considerando i risultati ottenuti in Coppa: nella sua bacheca ci sono ben 9 medaglie tra Mondiali e Olimpiadi, conquistate nell'arco di 10 anni.
Ai Mondiali, tra Bormio 2005, Are 2007, Garmisch 2011 e Schladming 2013, conquista due argenti e tre bronzi. Alle Olimpiadi conquista uno splendido oro in gigante a Torino 2006, e ancora un argento in discesa e in combinata a Vancouver 2010, e un bronzo - sempre in combinata - a Sochi 2014, in una stagione per il resto avara di risultati, diventando la più medagliata sciatrice USA alle Olimpiadi.
A queste vanno aggiunte ben 7 medaglie (5 d'oro!) ai Mondiali Jr tra il 2002 e il 2004, nonchè una sequenza infinita di titoli nazionali, sul podio per ben 14 anni in tutte le discipline.
Questa mattina, nella prima discesa di Cortina, la sua passerella finale: pettorale n.31, scende con il mantellino, saluta, taglia il traguardo, riceve l'abbraccio delle compagna, si emoziona...
Il suo futuro? A PyeongChang ci sarà, ma lavorerà come esperta nella squadra olimpica della NBC.
"E' stata una battaglia epica con il mio infortunio all'anca - dichiara 'Super Jules' - negli ultimi tre anni ho fatto di tutto per tornare a gareggiare ai massimi livelli con l'obiettivo di partecipare alla mia quinta Olimpiade. Ci sono stati giorni incoraggianti e ho tenuto il morale alto nonostante molti mi dicessero di lasciar perdere. Purtroppo non sono arrivati i miglioramenti necessari per gareggiare nuovamente con le migliori del mondo, ma sono orgogliosa di aver lottato fino alla fine.
E' con il cuore pesante che saluto lo sci, ma lo faccio con tutto il cuore.
Sono felice di sciare per l'ultima volta proprio qui a Cortina, una delle mie tappe preferite. Qui ho conquistato il primo podio, e ora qui saluto tutti. Sono elettrizzata al pensiero di dove lo sci e l'avventura della vita mi porteranno in futuro!"