Infermeria: Innerhofer OK, esami per Deville
di Matteo Pavesi
L'Italia torna da Wengen con il bicchiere mezzo vuoto: da una parte lo splendido podio di Peter Fill nella combinata, che vale la conquista della coppa di specialità, dall'altra le prove opache in discesa e slalom.
INNERHOFER - Tra i più delusi Christof Innerhofer, che dopo i buoni tempi in prova nella libera di sabato non si è assolutamente trovato, arrivando ai primi intermedi con parziali altissimi, per poi cadere proprio nella Kernen-S, con una linea troppo azzardata che lo ha fatto appoggiare sui materassi esterni.
Il campione di Gais si è poi rialzato ed è tornato in albergo senza passare per il parterre. Si temeva per la gamba e il ginocchio, piegati in modo innaturale durante l'impatto, ma le lastre al perone effettuate a Wengen hanno dato esito negativo, nonostante il dolore, e lo stesso Christof su facebook ha scritto di star bene.
DEVILLE - Molto meno tranquillizzante la situazione di Cristian Deville, uscito per inforcata nel finale della prima manche dello slalom di questa mattina.
Il fassano è stato soccorso e poi si è recato al centro traumatologico di Wengen, la prima diagnosi parla di una forte contusione al collaterale.
Davvero un peccato perchè Cristian era andato a punti due volte in stagione (23/o sia in Val d'Isere che a Zagabria) e avrebbe potuto dire la sua nei restanti slalom pre olimpici.