40 volte Mikaela Shiffrin
di Matteo Pavesi
Con lo slalom di Kranjska Gora Mikaela Shiffrin è arrivata a quota 40 vittorie. Un numero che tra gli uomini solo campioni come Zurbriggen (40), Girardelli (46), Tomba (50), Hirscher (52), Maier (54), Stenmark (86) possono vantare, e tra le donne Paerson (42), Goetschl (46), Schneider (55), Proell (62) e Vonn (78), ma tra tutti questi solo Proell (41) e Stenmark (40) hanno vinto come o più di lei prima di compiere i 23 anni, e considerando che al suo compleanno mancano ancora due mesi (e almeno una decina di gare), è più che probabile che Mikaela possa superare questi mostri sacri dello sci.
Le sue gare sono già leggenda: ieri ha conquistato il Golden Fox Trophy per la terza volta con una facilità disarmante, chiudendo i conti già nella prima manche con un secondo e mezzo sulla Hansdotter dopo 51" di gara, 3 secondi alla decima, 5 secondi e mezzo per qualificarsi.
Numeri da record, come il suo ruolino di marcia in questa stagione, con 9 vittorie in tre specialità diverse, e ulteriori 4 podi, a dimostrazione di un dominio pressochè totale.
Dopo 18 gare delle 39 a calendario, Mikaela guida la generale con 1281 punti, più del doppio di Wendy Holdener (560) al momento la più diretta inseguitrice.
Abbiamo provato a calcolare la media punti per ogni disciplina e proiettarla sul totale delle gare: il risultato è stratosferico, 2612 punti, un valore assurdo che andrebbe a superare il record all-time appartenente a Tina Maze, che nella stagione 2013 raccolse ben 2414 punti (su 35 gare)
Certo, questo calcolo è 'viziato' dai 160 punti in discesa conquistati a Lake Louise, mentre già sappiamo che probabilmente la campionessa salterà le prossime discese, ma il risultato rimane impressionante.
"I record? Per essere onesti, non mi interessano molto. Certo è figo pensarci, ma che siano 41 vittorie in questa stagione o 45 non importa. Se inizio a pensare ai record o alle cifre, divento nervosa" ha dichiarato ieri dopo l'ennesimo successo.
Numeri e record a parte, Shiffrin continua a stupire per la solidità della sua sciata, sempre alla ricerca della velocità, per la grande concentrazione e precisione, per la lettura tattica della gara, per la capacità di adattarsi a tutti i terreni, pendenze, condizioni della neve e tracciature che il Circo Rosa offre.
Non scopriamo certo oggi la precocità di questa atleta, già nel 2011 quando vinse la coppa di slalom in Nor-Am e il bronzo ai Mondiali Jr di Crans-Montana, a neanche 16, si intuiva che sarebbe diventata una figura di primo piano del Circo Rosa, ma arrivare a vincere 40 volte in meno di 7 anni e in 121 gare, era difficile da pronosticare.
Ecco cosa scriveva su Fantaski.it il nostro Luca Perenzoni il 20 dicembre 2012, giorno del primo sigillo in Coppa: "Vincere da teen ager è da predestinati. Oppure da baciati della fortuna, ma non è il caso di Mikaela Shiffrin che oggi ad Are ha conquistato la prima perla in Coppa del Mondo a diciassette anni, nove mesi e qualche giorno e soprattutto con alle spalle solo un paio di dozzine di gare nel massimo circuito. E' stata velocissima la statunitense a capire come funziona l'ambiente e a stregarlo con il suo talento, anche se non è certo la vittoria di oggi a svelare quanto forte sia questa ragazzina; al massimo ne dà la piena certificazione, con tanto di timbro e sigillo imperiale come si confà ad una manche esaltante come la seconda di Mikaela, arrembante per sfilare dal gradino più alto del podio la padrona di casa Frida Hansdotter, a sua volta a caccia del primo successo in carriera ma costretta a rimandare l'appuntamento..."