Kranjska: Goggia è podio in gigante,vince Shiffrin
di Vittorio Savio
LIVE DA KRANJSKA GORA - E' Podio Italia sulle nevi bagnate di Kranjska Gora. Sofia Goggia rompe il tabù stagionale e sale per la prima volta sul podio di un gigante. Per l'Italsci femminile è l'ottavo podio stagionale: 5 in gigante, 2 in super-g e un parallelo.
Dunque dopo i tre podi di Manuela Moelgg e la vittoria a Lienz di Federica Brignone questa volta è Sofia Goggia a salire sul podio di un gigante. Lo fa al termine di una bella rimonta, dall'ottava piazza della prima manche, nella giornata ancora una volta firmata Mikaela Shiffrin, non più così extraterrestre, e con la campionessa del mondo Tessa Worley ad accomodarsi sul secondo gradino del podio.
Una gara condizionata sicuramente dal meteo, con una Podkoren tratta a sale e con la pioggia ad intermittenza che soprattutto nella seconda manche ha condizionato talune discese. Se poi ci aggiungi la tracciatura finale di papà Gut che ha fatto assomigliare questo gigante ad una mini discesa libera, chiedete un parare a Federica Brignone, non possiamo certo dire sia stato un bellissimo gigante.
Alla fine però ne è venuto fuori un podio di tutto rispetto che ha confermato in buona parte i valori della specialità, con una Shiffrin che ha messo al sicuro il successo con una prima manche un po' da marziana, per poi controllare nella seconda con qualche piccolo rischio ed una Tessa Worley (+0.31) che nella seconda prova ha messo dentro tutta la sua classe. E poi che Sofia che finalmente trova la quadra in questa specialità che fino a questo punto non l'aveva certo vista brillare.
Il risultato per le nostre si completa con il sesto posto di Federica Brignone (+0.98) che ha pagato dazio nel muro finale dove, non si doveva girare, ma tirare giù una linea dritta, pena lasciarci quel mezzo secondo canonico che hanno pagato in tante come lei. Giornata storta, invece, per Irene Curtoni (23/a) alla pari con una delusa Marta Bassino, incapace quest'anno di venire a capo di risultati non certo esaltanti. Fuori, invece, è finita una Manuela Moelgg incappata in un grave errore nella prima manche e poi finita fuori nella parte alta con ancora l'ennesimo sbilanciamento. Nella prima manche non si era qualificata Bertani (60/a), mentre era caduta Melesi.
Da segnalare tra le top10 l'ennesima performance della franco-svedese Estelle Alphand, figlia del velocista Luc, oggi emigrata sulle nevi scandinave che ha ottenuto con il decimo posto finale, la migliore prestazione in gigante della carriera recuperando la bellezza di diciannove posizioni. Quando la classe non è acqua.