Anche a Zagabria c'è solo Mikaela Shiffrin
di Matteo Pavesi
Dopo aver ipotecato la vittoria a metà gara con un secondo e mezzo di vantaggio su Wendy Holdener, Mikaela Shiffrin completa l'opera nella seconda manche dello slalom pomeridiano di Zagabria conquista la vittoria e la corona - meritatissima - dello Snow Queen Trophy.
La collina di Sljeme, sotto una fitta nevicata, è teatro dell'ennesima impresa dell'americana: controlla per tre quarti di manche fino a perdere 4 decimi del vantaggio totale, per poi tirare la solita riga nel finale, e riguadagnare quasi 6 decimi sulla elvetica Holdener, che nel frattempo aveva con merito mantenuto la leadership provvisoria.
Per Wendy è il quarto podio stagionale, per la settima volta in carriera è seconda in slalom, ma per la vittoria (che ancora le manca in questa specialità) dovrà inventarsi qualcosa di unico, perchè Mikaela al momento sembra imbattibile.
La 38/a vittoria in carriera (28 in slalom) ha diversi significati: negli ultimi 24 slalom di Coppa ha conquistato 19 vittorie e ulteriori 4 podi; si avvicina ai record di vittorie dei mostri sacri Proell (41) e Stenmark (40) sotto i 23 anni; in classifica generale supera i 1000 punti (1081) arrivando ad avere - ai primi giorni dell'anno - più del doppio dei punti della diretta inseguitrice Rebensburg; in slalom ha conquistato 580 punti in 6 gare, ovvero 5 vittorie e un secondo posto (parallelo di Oslo compreso).
Tornando alla gara c'è stata battaglia per il terzo gradino del podio, e può sorridere Frida Hansdotter, che recupera due posizioni grazie ad un finale di manche decisamente migliore di Vlhova e Schild, che perdono una posizione ciascuna e si fermano al 4/o e 5/o posto rispettivamente.
Molto buona anche la prova di Katharina Gallhuber che conquista il miglior risultato in carriera (6/a), ed Erin Mielzynski che recupera 5 posizioni grazie al miglior tempo di manche.
Prima top10 in carriera anche per Katharina Liensberger 8/a a +3.20, così come sfrutta molto bene la pista Anna Swenn-Larsson che chiude 10/a recuperando 21 posizioni.
Poca gioia in casa Italia dove la migliore è Irene Curtoni 15/a a +3.87, brava nella seconda manche a reagire recuperando 4 posizioni, mentre un grave errore sul muro ferma Chiara Costazza che scivola al 28/o posto.
Tra le due si infila Manuela Moelgg che si qualifica per un soffia e si migliora nella seconda (8/o tempo di manche) risalendo al 23/o posto finale (+4.62).
Da notare l'11/o tempo della canadese Roni Remme (classe 1996), la migliore nel tratto finale, e l'uscita di Estelle Alphand a metà manche, mentre stava costruendo un risultato da 5/o-6/o posto, in linea con le ultime ottime prove.
Ora le ragazze si spostano a Kranjska Gora dove sabato e domenica sono in programma un gigante e uno slalom.