Lindsey Vonn chiarisce il suo pensiero
di Matteo Pavesi
Giovedì scorso una intervista concessa da Lindsey Vonn alla CNN ha fatto il giro del mondo per una serie di dichiarazioni della campionessa USA.
Alcuni passaggi sembrano essere un attacco - o quanto meno una presa di distanza piuttosto evidente - al presidente Donald Trump.
I giorni seguenti - sportivamente parlando - non sono andati molto bene per Lindsey, che già nella tappa di Lake Louise aveva raccolto molto poco oltre che rischiato di farsi male finendo nelle reti nella prima discesa, e a St.Moritz ha chiuso il superg con il 24/o tempo.
Oggi, mentre si stava spostando in Val d'Isere per la tappa veloce in programma nel prossimo weekend (con le prove già domani), Lindsey ha pubblicato un lungo post sui social, per chiarire il suo pensiero.
"Il punto che volevo spiegare è che tutti gli atleti olimpici rappresentano la loro nazione nella sua interessa, e non sono rappresentanti dei loro governi o di alcun specifico partito. Nessuno di noi lavora instancabilmente per anni per gareggiare alle Olimpiadi sotto la bandiera dei Democratici o dei Repubblicani. Le Olimpiadi sono un evento non-politico, una occasione per tutti di mettere da parte le loro differenze e di essere una sola squadra. Questo non significa che gli atleti olimpici non abbiano opinioni politiche. Da Americana sono estremamente orgogliosa che la nostra grande nazione sia stata fondata su principi e ideali per i quali i cittadini possono esprimere apertamente le loro opinioni. E' un privilegio che molti altri nel mondo non hanno.
Sono orgogliosa di essere americana, e voglio che il nostro paese continui a essere un simbolo di speranza, comprensione, integrazione e unità. I miei viaggi intorno al mondo mi hanno fatto capire che non è così che vengono visti gli Stati Uniti. Se prendi in mano un giornale o guardi la TV in Europa non puoi non notare come le persone si interroghino sulla direzione che stiamo prendendo. Mi sembra che dobbiamo guidare con la comprensione e battersi per l'unità delle nostre relazioni in giro per il mondo.
Per quanto mi riguarda, i miei recenti commenti mi hanno aperto gli occhi su come siamo divisi al momento. E' doloroso leggere i commenti dove le persone sperano che io mi rompa il collo o che Dio mi punisca per essere "anti-Trump."
Abbiamo bisogno di trovare un modo per mettere da parte le nostre differenze e trovare un terreno comune per comunicare. E' sbagliato sperare in un mondo migliore?
Tutto ciò è molto più grande che lo sci o le Olimpiadi. Nei prossimi due mesi mi concentrerò su cosa devo fare, che è gareggiare per la mia nazione. Nel farlo, spero che noi Americani possiamo ancora essere quella 'città scintillante posta sopra un monte'"
In meno di 10 ore il post ha ricevuto quasi 1500 commenti; la maggior parte di sostegno, alcuni di critica per aver criticato Trump e per aver annunciato che non sarebbe andata alla Casa Bianca se invitata.