Isere: lo slalom a Marcel Hirscher, Gross 6/o
di Matteo Pavesi
Hirscher, Hirscher, fortissimamente Hirscher: più forte della copiosa nevicata che da questa notte flagella la Val d'Isere, più forte della tracciatura che ingabbia, più forte degli avversari che cedono sotto le difficoltà.
Marcel Hirscher torna a vincere 10 mesi dopo l'oro di St.Moritz, e quasi undici dopo il successo di Kitzbuehel. Una vittoria tutta costruita nella seconda manche - devastante - con una grinta e una furia che nessuno degli avversari ha saputo contenere. Il secondo miglior tempo non racconta bene la bravura di Marcel sul muro e sul finale, lo stesso tratto in cui era andato meglio nella prima frazione, chiusa al 8/o posto con meno brillantezza del solito, ma con un distacco limitato (i top10 erano chiusi in 6 decimi).
Purtroppo Stefano Gross, che guidava la gara dopo la prima manche, si è perso proprio nella seconda parte della manche decisiva, perchè a metà ancora era davanti all'austriaco per 1 decimo, in quella zona del tracciato dove aveva fatto bene anche stamattina. Poi il muro, i segni sul tracciato, e sopratutto le porte finali, gli sono costate la vittoria e anche il podio, perchè negli ultimi 15 secondi ne ha perso mezzo, tanto da finire 6/o con il 20/o tempo di manche.
Ne hanno approfittato Henrik Kristoffersen (+0.39), che con questi 80 punti si porta in vetta alla classifica generale e di specialità (attenzione al passo di Henrik) e Andre Myhrer (+0.40), che torna sul podio dopo la vittoria alle Finali di Aspen.
Due posizioni perse per Michael Matt che si ferma ai piedi del podio, mentre ottima gara per il norvegese Nordbotten, pettorale #20 e 5/o finale a +0.69.
Completano la top10 Fritz Dopfer 7/o a +0.95, Mattias Hargin 8/o a +1.06, Sebastian Foss-Solevaag 9/o a +1.06 (tre norvegesi nei 10 anche in slalom...) parimerito con Marco Schwarz.
Per l'Italia una giornata con poca gioia: la delusione del podio sfumato per Stefano Gross, e delle non qualifiche per Patrick Thaler e Giuliano Razzoli, entrambi fuori dai top30 (come Tonetti, Sala e Bacher, mentre Moelgg è uscito).
Grande soddisfazione invece per Cristian Deville, che con il pettorale #49 si qualifica con il 27/o tempo e nella seconda recupera altre 4 posizioni.
Il fassano, classe 1981, non andava a punti da Kitz 2015, e per trovare un risultato miglior bisogna tornare addirittura a Levi 2014 (13/o). Lui non ha mai mollato ed ha aspettato la convocazione e l'occasione giusta.
Da notare la prova dello sloveno Hadalin 16/o con il pettorale #47 (il classe 1995 continua a sfornare ottime prestazioni), e il 18/o tempo del tedesco Stehle, partito con il 45, nonchè i primi punti per Clement Noel (pett 51, 20/o finale).
Orfani di Neureuther, i tedeschi piazzano a punti Dopfer, Stehle, Schmid e Ketterer.
Ora il Circo Bianco si sposta in Italia, dove a metà settimana sono in programma le prove cronometrate in vista della libera della Val Gardena.