Coppa del Gobbo - non è mai troppo tardi
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Era così difficile ammettere di aver sbagliato e chiedere scusa agli specialisti del gigante, la disciplina più bella dello sci alpino! Quante amarezze, quanti infortuni, quanto spettacolo perduto, quante delusioni prima che nelle "buie stanze dei governanti" si decidesse di ridare splendore allo slalom gigante, rivedendo un po' quella norma sulle sciancrature che ne aveva offeso la dignità!
A Beaver Creek si è così consumata, tra le altre, la vendetta di Luca De Aliprandini che su questa pista - alcune stagioni fa - era stato una delle nostre vittime più illustri, interrompendo suo malgrado quell'ascesa importante verso i vertici della specialità
Luca mi è piaciuto tantissimo e poco importa il suo piazzamento finale, ciò che ha rilevanza di grande caratura è stata la sua lettura della gara, la personalità espressa nelle due manches, la sua condotta priva di calcoli e tentennamenti. Ha dimostrato coraggio e determinazione, lucidità e reattività agonistica che sa coniugare con quelle doti tecniche che lo hanno plasmato e che la sua intelligenza sa alimentare di giorno in giorno. Bravo! Non ha paura di mettersi sulle spalle il peso di una leadership che, con Riccardo Tonetti, dovrà dare una scossa ad un settore che ansima da troppo tempo. Sa che può farcela. Sulla Birds of Prey e ha capito di non essere poi così distante dall'élite di Coppa e la sua umiltà e saggezza lo sproneranno a continuare in quel lavoro che, anche lui, ha potuto riprendere con maggiore entusiasmo!
Non è mai troppo tardi...Coraggio Luca ! Forza azzurri....