Tragedia Poisson: i Francesi lasciano Nakiska
di Matteo Pavesi
Giovedì mattina all'alba - orario canadese - i velocisti francesi hanno lasciato Nakiska, teatro dell'incidente che ha portato alla tragica morte di David Poisson.
Il gruppo - che non si è più allenato - si è spostato a Banff, a circa un'ora da Nakiska, e nelle prossime ore decideranno se partecipare alla tappa di Lake Louise, dove il 25/26 sono in programma una discesa e un superg, con il primo allenamento cronometrato fissato per mercoledì prossimo.
Il presidente federale Vion ha ribadito che ogni atleta potrà scegliere se partecipare alle gare o tornare in patria per partecipare ai funerali del compagno di squadra, e che sarà accettata qualunque tipo di decisione presa.
Gli Svizzeri avevano già lasciato martedì la località.
Intanto come riporta Skichrono.fr, è stata eseguita mercoledì sera l'autopsia sul corpo di Poisson, i cui risultati saranno comunicati al medico federale dott.Francis Merle.
Martedì il DT Fabien Saguez è arrivato in Canada con il direttore dello sci alpino maschile David Chastan e oltre alla autopsia stanno organizzando le modalità del rimpatrio della salma, ed hanno attivato un intervento di sostegno psicologico per la squadra. Infatti come riporta sempre Skichrono.fr gli psicologi hanno parlato via Skype con i compagni di David.
Radio-Canada riporta una intervista a Saguez che aggiunge qualche dettaglio sulla dinamica dell'incidente: si è verificato nel secondo 'giro' della mattina su una pista che era perfettamente preparata per l'allenamento e che altre nazionali stavano usando.
Nell'ultima parte del tracciato David ha perso uno sci ed ha attraversato due file di reti di sicurezza finendo contro un albero.
Secondo Saguez le misure di sicurezza erano normali, e il loro scopo è rallentare la caduta dello sciatore, ma in questo caso David è finito su un albero. Sul posto era presente un medico e gli agenti preposti a pattugliare le piste, e i soccorsi sono stati rapidi. Sempre secondo il DT è stato un incidente davvero "stupido" e per questo ancora più difficile da accettare.
Nella foto, e nel post facebook qui sotto, l'omaggio pubblicato da Aksel Lund Svindal con le squadre americana, tedesca, italiana, finlandese, norvegese.