I norvegesi a Folgefonna e il ritorno di Svindal
di Matteo Pavesi
Il ghiacciaio di Folgefonna, nella contea di Hordaland, 300km a ovest di Oslo, è il teatro degli allenamenti della squadra nazionale norvegese da due settimane.
Nel gruppo c'è anche il campionissimo Aksel Lund Svindal, che lo scorso dicembre, dopo la tappa della Val Gardena, è stato operato al menisco del ginocchio destro chiudendo anzitempo la stagione.
Nelle ultime stagioni Aksel ha vissuto più e più volte la gioia del ritorno sugli sci e del ritorno ai vertici dell'agonismo e il dolore di un ennesimo infortunio (nell'ordine: il tendine d'achille, i crociati e un problema al menisco)
Una settimana fa, appena tornato sugli sci, ha scritto un lungo post su facebook: "Dopo più di 7 mesi era ora di tornare sugli sci. C'è voluta molta riabilitazione per fare in modo che il ginocchio infortunato fosse pronto per l'unica attività per cui vuoi davvero, ed hai bisogno, che funzioni: sciare! Sembra che sciare sia una delle cose più stressanti per le ginocchia. Non mi sorprende, visto che moltissimi sciatori hanno infortuni alle ginocchia. Ma è un promemoria quando chiudi gli attacchi e fai le prime curvette in campo libero. Come chiunque con esperienza ti può dire, bisogna avere pazienza. Facile a dirsi, più difficile da vivere. L'unica cosa che veramente vorresti è sentirti perfetto, e non è così. Ma la pazienza ripaga, ed è così anche questa volta. Il primo giorno è stato terribile, nei 4/5 giorni successivi con più bici e meno sci le cose sono andate sempre meglio. Insomma questo primo stage sulla neve è stato come il tempo in Norvegia: un'esperienza altalenante. Difficile quando è brutto, ma assolutamente fantastico quando è bello."
Complessivamente gli allenamenti sono andati bene, e Aksel ha preferito rimanere il più possibile vicino ai compagni anche se ovviamente non può forzare come loro. Il suo obiettivo sono i Giochi Olimpici coreani, ma questo non significa che il norvegese abbia intenzione di lasciare l'agonismo dopo quell'evento, nonostante l'età e i molti acciacchi.
Infatti nel 2019 i Mondiali torneranno ad Are, dove nel 2007 il velocista ha conquistato il suo primo oro: "non sono mai stato uno che guarda troppo in la, ma spero che nel prossimo inverno le cose vadano bene. E se così sarà spero di avere altre stagioni davanti..."
Non può che sorridere il coach Christian Mitter che sottolinea l'importanza di Aksel per la crescita di tutto il gruppo, nonchè le sue incredibili capacità di tornare dopo ogni infortunio.
Come noto nel gruppo non è presente Henrik Kristoffersen, dopo la pace armata con la federazione norvegese: lo slalomgigantista si allenerà fino all'autunno da solo, con mezzi propri, e i media norvegesi, sondando il terreno con i compagni, hanno rilevato che questi considerano corretta la 'punizione' inflitta al loro compagno, ma sperano che questa tensione si fermi e che tutto venga risolto per la prossima stagione.