Erik Guay:"Obiettivi?Kitz e una medaglia Olimpica"
di Matteo Pavesi
Per la sua rubrica Q&A la FIS ha intervistato Erik Guay, il velocista canadese oro mondiale a St.Moritz in superg nonchè il più vincente sciatore alpino del suo paese.
Puoi descrivere le tue sensazioni dopo l'oro in superg ai Mondiali?
E' stato un giorno incredibile, dopo la caduta a Garmish sono arrivato a St.Moritz senza pressioni o aspettative, specialmente in superg. Sapevo già che avrei vinto ancor prima di uscire dal cancelletto, me lo sentivo.
Com'è essere il campione più vecchio? Dividere il podio con il tuo compagno Osborne-Paradis ha reso quella vittoria ancor più speciale?
E' stata una totale sorpresa, non sapevo neanche che avrei potuto battere quel record. Penso che tutto dipenda dalla testa per cui finchè ti senti bene e in salute e hai le capacità niente ti può impedire di vincere, giovane o anziano. Avere Manny sul podio è stato bello, abbiamo condiviso il podio solo un'altra volta in Val d'Isere ed è stato bello festeggiare con tutta la squadra.
Quali le differenze tra questo titolo e quello del 2011?
Al di là della pista e della località devo dire che sono stati molto simili. C'erano molti amici sia nel primo che nel secondo, mi sentivo bene fisicamente e mentalmente e sono riuscito a mettere tutto insieme al momento giusto.
Anche la stagione in Coppa è andata bene, specialmente in discesa. A parte Garmisch, sei sempre entrato nei top6, chiudendo al 5/o posto della disciplina. Come ti spieghi questa costanza?
E' stata una grande stagione e sono orgoglioso della costanza che ho mostrato. Era parte della mia strategia per tornare nei primi 5 al mondo e nonostante abbiamo perso due gare a Garmisch, ci sono riuscito. Ho fatto una buona preparazione sulla neve la scorsa estate e un buon allenamento atletico. Mi sentivo dove dovevo essere per tornare a sciare veloce.
E' anche questione di esperienza?
C'è anche un certa capacità di gestire il rischio se vuoi continuare a stare bene ed essere costante ma anche essere pronto a mettere tutto in gioco quando è il momento giusto. A St.Moritz ha funzionato ma a Garmisch è stata una bella cartella...La conoscenza del tracciato e l'esperienza giocano la loro parte, penso che sia per questo che spesso a Kitz vediamo primeggiare i veterani.
Qual'è la tua pista preferita?
Mi piacciono tutte per motivi diversi ma penso che Kitz sia la più leggendaria.
Con 25 podi sei il canadese di maggior successo di sempre. Cosa significa per te?
E' speciale essere tra i migliori sciatori canadesi di sempre ma per essere onesto non è mai stato un mio obiettivo battere i record canadesi perchè gareggiamo contro tutto il mondo.
Hai avuto molti infortuni, con problemi alla schiena e alle ginocchia. Come stai ora?
Mi sento bene. Dal mio ultimo intervento, con l'aiuto del mio allenatore e osteopata, sono stato capace di tornare ad un livello migliore, più forte e più solido. Mi sento bene come mai negli ultimi 10 anni.
Nel 2015 ti sei fermato per un anno, sei stato vicino al ritiro?
Non è mai facile con gli infortuni e con una famiglia a casa mi sono chiesto tante cose. Volevo impegnarmi? Volevo sciare? Volevo tirar fuori queste energie? La risposta è stata 'Sì!'.
In breve: il momento più alto della tua carriera? Gli ultimi Mondiali
Obiettivo per il prossimo anno? Kitz e quella sfuggente medaglia olimpica
La gara che vuoi vincere? Kitz