L'ultima stagione di Julia Mancuso
di Matteo Pavesi
Classe 1984 (veterana della squadra USA con Stacey Cook e Lindsey Vonn), californiana di Squaw Valley, specialista delle Medaglie ai grandi eventi (4 Olimpiche, 5 Mondiali), Julia Mancuso ha saltato le ultime due stagioni di Coppa del Mondo a causa di un complicato infortunio all'anca destra.
Nello scorso inverno, oltre a sposare il compagno Dylan Fish, Julia si è riavvicinata al Circo Rosa a gennaio, iscrivendosi alle prove cronometrate di Altenmarkt, salvo poi non partecipare alla gara, proprio come a Cortina.
Nonostante il lungo stop Julia è stata convocata per i Mondiali di St.Moritz, dove ha preso il via alle prove ma - ancora una volta - non alla gara, così come a Jeongseon (test preolimpico).
Nei giorni scorsi la NBC Sports ha intervistato Julia, per fare il punto della situazione in vista dell'anno olimpico, dopo la conferma dell'inserimento nelle squadre nazionali.
Per la displasia dell'anca, presente della nascita, la campionessa americana era stata operata una prima volta al termine della stagione 2006 (oro in gigante a Torino) e poi, come detto, rioperata nel 2015 una volta che il dolore era diventato davvero insopportabile. Un'operazione complicata, che avrebbe probabilmente restituito il 90% della funzionalità.
Chi l'ha incrociata nei parterre di Coppa in questi mesi ha notato che Julia fatica persino a camminare: "per me è difficile camminare normalmente - conferma Julia - molti mi han chiesto perchè scio, se non riesco neanche a camminare. La verità è che sciare è molto più facile. Sciare è divertimento perchè è semplice, e il mio corpo ama sciare e ha bisogno di sciare...migliora la qualità della mia vita!"
Partecipare alla quinta (e certamente ultima) Olimpiade non sarà facile: nelle discipline veloci sarà necessario qualificarsi, e il team USA della velocità può vantare - oltre a Lindsey Vonn - atlete come Laurenne Ross, Jackie Wiles, Stacey Cook e Breezy Johnson.
Oltre a superg e discesa, Julia potrà tentare di guadagnarsi un posto in combinata (forse l'ultima volta in cui sarà assegnata questa medaglia?), anche se presuppone un certo allenamento sia in velocità che in slalom.
Il suo feeling con le medaglie che contano è già nella storia dello sci: nel 2010 vinse l'argento in discesa e combinata a Vancouver pur venendo da due stagioni senza podi, e ancor più a Sochi 2014 vinse il bronzo in combinata (con il miglior tempo in discesa) in una stagione dove non era andata oltre il 7/o posto.
Essere convocata per le Olimpiadi avrebbe già il sapore del record, perchè nessuna donna nello sport USA ha partecipato a 5 edizioni consecutive dei Giochi Invernali e potrebbe, in caso di podio, diventare le più anziana medagliata dello sci alpino femminile.
Al momento Julia prosegue la preparazione atletica, dividendosi tra le Fiji e l'isola hawaiana di Maui, surfando come ha sempre fatto (vedi post Instagram proprio di queste ore).