Splendido Thaler strappa il pass per gli USA
di Matteo Pavesi
Due settimane fa, passando per la finish area al termine dello slalom Mondiale di St.Moritz, Patrick Thaler era - come sempre - molto lucido nell'analizzare la sua prova e, più in generale, il suo presente e il suo futuro.
"Nella prima manche ho sbagliato prima della prima tripla - ci disse l'altoatesino in quell'occasione - sapevo di aver perso tanto. Ho provato ad attaccare, facevo due porte bene e poi ne tagliavo una, ho capito che non stava andando bene, poi mi sono seduto prima dell'ultima quadrupla e quasi fermato. Il parastinchi mi ha un po' tolto concentrazione, non ho sentito tante male, un po' di bruciore.
Chiudere la carriera? Non mi piace finire così, non ho la sensazione che non posso essere più veloce. Voglio rimanere nei primi 25 della specialità, ogni decisione è rimandata a fine stagione."
Certo quel giorno il 33/o posto dopo la prima manche (23/o finale, perchè ai Mondiali scendono tutti nella seconda, pur continuando ad invertire i top30) non lasciava buone sensazioni. Ma il veterano della Val Sarentino, circondato dalla famiglia, lasciava trasparire quella grinta e quella di voglia di non mollare che lo ha portato ad essere ancora competitivo alla soglia dei 39 anni.
Lasciata l'Engadina con tanta amarezza in bocca, Patrick si è ripresentato al cancelletto dello slalom di Kranjska Gora, con un'ulteriore pressione sulla spalle: essendo 28/o in classifica di specialità era necessario un risultato da top10/top15 per sperare di recuperare 3 posizioni ed entrare nei 25 che strappano il pass per Aspen.
Impresa non facile, visto il momento-no e considerando che cinque giorni prima dell'inizio dei Mondiali Patrick si è infortunato al ginocchio destro, lesionando il collaterale mediale.
Ieri mattina 'nonno Thaler' chiude la prima manche con il 28/o tempo con oltre 4 secondi dal compagno Gross. L'America è sempre più lontana. Ripensando a quelle parole dette a St.Moritz (...rimanere nei top25 della disciplina...) la fine della carriera è un po' più vicina.
Così come sono vicine le 39 candeline da spegnare sulla torta, il prossimo 23 marzo, una longevità che tra i rapid gates è unica e eccezionale.
Nella seconda manche, su una neve marcia e salata, Patrick sfrutta il numero di partenza e butta in pista tutta la sua classe e la sua esperienza: taglia il traguardo in 51.02, sa di aver fatto una bella manche e si accomoda nel leader's corner.
Uno dopo l'altro gli scivolano in tanti alle spalle...anche Pinturault, che ha oltre un secondo di vantaggio, anche Khoroshilov che ne ha più di due...Mancano solo 9 atleti: 'Thali' è sicuro di essere nei top10, come a Madonna di Campiglio. Ma non è finita, perchè anche Hargin, Lizeroux e Moelgg vanno alle sue spalle, mentre per 5 centesimi si arrende ad Andre Myhrer.
Il finale? Miglior tempo di manche, sesto tempo assoluto a +1.29 dal vincitore Matt, 22 posizioni recuperate, miglior prestazione da Kitzbuehel dello scorso anno e pass per Aspen conquistato. Ora l'America non è vicina, è sicura, e con un'altra prestazione del genere alle Finali Thaler potrebbe addirittura entrare nei top15 della disciplina.
Patrick detiene il record del più anziano di sempre nei top30, nei top15, nei top10 (non podio) dello slalom. La gara che chiuderà la stagione è in programma il 19 marzo, festa del papà (per Leon, Luca e Mia) a 4 giorni dal compleanno: anche se andasse a punti non potrà dire di essere il primo 39enne a riuscirci tra i rapid gates ma - ne siamo sicuri - ci potrà provare già a Levi il prossimo novembre...