Flavio Roda: "Non siamo mai stati competitivi"
di Matteo Pavesi
Ieri, al termine dei Mondiali, il presidente FISI Flavio Roda ha incontrato i media italiani per un bilancio della rassegna elvetica, certamente deludente vista la conquista del solo bronzo in gigante da parte di Sofia Goggia.
"Le cose non sono andate bene - chiarisce subito il presidente - bisogna valutare i motivi e capire come intervenire. Qualcosa non ha funzionato, certo, ma abbiamo cercato di fare tutto quello che era possibile. Era uno degli anni in cui abbiamo dato più possibilità, la stagione è partita bene, ci sono stati ottimi risultati. Qui invece no, non abbiamo concretizzato, non siamo mai stati competitivi. Si pensava di andare bene in velocità, poi...ma non ci sono scuse, le piste devono andare bene tutte. Dispiace anche oggi, per lo slalom, sappiamo che abbiamo atleti da podio e invece non abbiamo raccolto. Avevamo il potenziale per fare quattro medaglie, ne abbiamo una sola.
Allenatori? Tutti quanti hanno fatto il proprio dovere, sicuramente però non è più possibile fare così a questi appuntamenti. L'allontanamento di Locher non ha influito; mi sento di dire che tutti hanno cercato di fare gruppo e lavorare sodo. I tecnici han lavorato bene, sicuramente però manca qualcosa, perchè arrivi qui con un bagaglio abbastanza completo di risultati e poi non concludi. Non è che abbiamo sbagliato una gara, non siamo stati competitivi nel complesso.
Problemi di mentalità? Sì, ma come è possibile che tutti soffrano così tanto? Qualche atleta più giovane, come Marta Bassino, è al suo primo mondiale, ci sta che possa soffrire la pressione, ma atleti che hanno fatto tre-quattro-cinque mondiali? Tutti hanno provato a lavorare in funzione di questi giorni mettendo a punto le rifiniture, lavorando con pochi atleti per rimanere concentrati. Penso che il lavoro tecnico sia stato fatto bene, ma i risultati non ci sono, ma al di là di questo non siamo stati competitivi.
Le convocazioni? Ci sono delle regole di qualificazione per i Mondiali, non possiamo fare le regole e il giorno dopo cambiarle.
Lo psicologo? Fosse solo quello il problema lo risolviamo subito! La stessa Commissione media e lo psicologo dott.Vercelli hanno chiarito che non serviva che venisse, perchè il lavoro si fa prima, non in questi giorni.
L'allenatore tutor - L'idea è di introdurre per gli atleti più importanti la figura del "tutor" ovvero degli allenatori dedicati, proprio per evitare i team privati che non ci saranno. Avremo degli allenatori dedicati, scelti dalla federazione, che fanno da tutor, che seguono sempre costantemente gli atleti più forti e che sono impegnati su più discipline, in modo che diventino riferimento per tutto.
Il sistema rimane uguale, rimane la squadra, solo che si va a integrare la struttura con qualche allenatore in più. Possiamo prenderli all'estero, possiamo prenderli in Italia: quelli che abbiamo in Italia sono bravissimi, quelli che sono andati a lavorare all'estero anche. Si prenderanno dove servono. E anche in questi giorni qualcuno di loro mi ha detto che tornerebbe volentieri.
Salvo l'atteggiamento delle ragazze, che comunque ci han provato, anche se condizionate molto dalla prima gara, se fosse arrivato risultato in superg sarebbe cambiata la storia di questo Mondiale. Abbiamo tante ragazze brave in più discipline. Non ho dubbi sui nostri velocisti, anche se mancava Innerhofer. Per lo slalom femminile porteremo qualche giovane in Sudamerica per migliorare i punti e fare una preparazione mirata, raccoglieremo i frutti nel futuro, tra due o tre anni non alla prossima olimpiade."
Guarda anche il video bilancio pubblicato ieri.