Gross: "gli errori si pagano, oggi abbiamo pagato"
di Matteo Pavesi
St.Moritz Live - C'è tanta amarezza e delusione nel clan azzurro dello slalom, dopo la gara iridata che non ha mai visto i nostri protagonisti, nonostante ci fossero fondate speranze di fare una buona prova.
Gli uomini azzurri chiudono quindi con 0 medaglie, e il 'legno' di Paris in combinata come miglior risultato.
Il migliore è Stefano Gross, 9/o finale a +1.40, in rimonta di 5 posizioni rispetto alla prima frazione: "ho cercato di attaccare - spiega il fassano - ma anche nella seconda manche non ho saputo esprimere la mia sciata. E' una pista difficile da interpretare, tecnicamente è facile, ma non si capisce se scii forte o no, gli errori tattici si pagano subito, e noi oggi abbiamo pagato."
Manfred Moelgg, vincitore a Zagabria, è 14/o a +1.55, 3 posizioni recuperate: " mi dispiace davvero tanto, non ero sciolto come volevo essere e ho fatto tanti piccoli errorini. Ma sono sincero, mi sentivo bene, nella prima ho fatto un errore banale, poi nella seconda ho provato ad attaccare ma non ho trovato il feeling. I primi tre ci sono, le scuse non esistono."
Giuliano Razzoli, 22/o: "qui bisognava sciare puliti fino in fondo. Io faccio tutto a pezzi, qualche porta bene, qualche errore...è così anche in allenamento. Non mi manca tanto, ma qualcosa sì. Di positivo posso prendere il primo intermedio della prima manche, che era verde, e non succedeva da un anno. Un intermedio su sei in una gara non basta, ovviamente, ma sono abituato a guardare i lati positivi. Torno da un periodo difficile, sto riacquistando la mia velocità, devo però portarla in una manche completa."
Il veterano Patrick Thaler, 33/o dopo la prima e 23/o nel finale (+3.74), nella prima frazione ha perso un parastinchi: "nella prima manche ho sbagliato prima della prima tripla, sapevo di aver perso tanto. Ho provato ad attaccare, facevo due porte bene e poi ne tagliavo una, ho capito che non stava andando bene, poi mi sono seduto prima dell'ultima quadrupla e quasi fermato. Il parastinchi mi ha un po' tolto concentrazione, non ho sentito tante male, un po' di bruciore.
Chiudere la carriera? Non mi piace finire così, non ho la sensazione che non posso essere più veloce. Voglio rimanere nei primi 25 della specialità, ogni decisione è rimandata a fine stagione."