A Tutto Sci - discesa femminile di St.Moritz
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La pista di discesa di St.Moritz si rivela sempre insidiosa, non facile e mai scontata. Le difficoltà sono diverse rispetto a tutte le altre piste del circuito di Coppa del Mondo e iniziano già in fase di ricognizione. E’ difficilissimo memorizzare i passaggi e riuscire ad avere riferimenti per i moltissimi attacchi curva "al buio". Attacchi curva che sono fondamentali in quanto la maggior parte dei lunghi curvoni si trovano su dossi e il terreno scappa da sotto i piedi e le correzioni in uscita curva sono praticamente impossibili. La costante velocità media alta obbliga ad avere sempre un assetto centrale soprattutto nella parte centrale dei grandi curvoni.
Un podio quello di oggi della discesa femminile che con i tre colori diversi delle medaglie racconta tre storie differenti.
L’oro della Stuhec racconta la storia di una stagione strepitosa: la slovena è stata la rivelazione e si è trasformata immediatamente in una certezza della velocità al femminile. Veloce sui piani con materiali "fatti in casa" dalla mamma e solida nelle parti tecniche. Gara condotta tutta al comando, unico passaggio nella terza posizione del podio all’ultimo intermedio, ma ha sfruttato benissimo le traiettorie e i dossi finali per piombare sul traguardo e vincere questa splendida e meritatissima medaglia d’oro.
L'argento racconta la storia di una grande nazione, l'Austria, che sta assorbendo il temutissimo cambio generazionale. Sale sul podio Stephanie Venier, tre anni più giovane della slovena, che oltre al bel podio in super-g a Garmish è una presenza fissa nelle dieci in questa stagione nella velocità. Sciata elegante, fisico minuto, ricorda molto la sua capitana Veith, pennella con facilità i curvoni e recupera fino a diventare vice-campionessa del mondo.
Il bronzo racconta la storia… di una grande campionessa, il fenomeno al femminile mai visto in tutta la storia della sci, Lindsey Vonn: una medaglia dolce che chiude l’ennesimo infortunio dell’americana. La sua gara è stata senza picchi, ma con continuità e gestita con molta sicurezza. Ai piedi del podio all’ultimo intermedio, la Vonn ha messo la zampata finale negli ultimi dodici secondi di gara.
E poi c'è l'Italia...con la Goggia che rimane per soli 7 centesimi ai piedi del podio. Sofia non è partita bene e la sua gara fino all’ultimo intermedio è stata una rincorsa: decima, settima, quarta e in testa all’ultimo intermedio. Poi come si dice ha "rischiato la pelle". Nella parabolica ha incrociato gli sci, a più di cento km/h, si è salvata, ma le linee si sono allungate e il lancio che hanno potuto sfruttare le avversarie, per lei si è trasformato in una rincorsa a recuperare le giuste traiettorie.