Fill: "Abbiamo sbagliato i numeri di pettorale"
di Vittorio Savio
Per la seconda edizione consecutiva l'Italia della velocità al maschile resta a bocca asciutta. L'ultima medaglia quella d'argento risale a Schladming 2013 con Dominik Paris. Quest'oggi la scelta di pettorali bassi di Pari (5) e Fill (7), con il senno di poi, non hanno favorito i nostri due velocisti. Entrambi sono partiti quando la visibilità non era certo delle migliori per colpa di quell'ormai famoso "Sarpente del Maloja" che ha abbandonato la pista e dal quale è riuscito ad uscirne indenne il solo Jansrud (9), finito anche lui fuori dal podio 4/o a 2 centesimi dal bronzo.
I nostri due azzurri non hanno però da rimproverarsi nulla, hanno dato tutto quello che potevano dare. "Peccato, ho sciato bene - spiga Peter Fill - ho fatto solo un piccolo errore in mezzo, ma un errore ci sta quando dai il massimo. Con il senno di poi abbiamo sbagliato la scelta dei numeri, la neve si è velocizzata, mentre in prova era il contrario. Non siamo stati premiati, non sono dispiaciuto da come ho sciato, ma in giorni come questo ci vuole anche la fortuna giusta".
Disamina sulla falsa riga di quella del compagno di squadra anche per Dominik Paris: "Si c'era un po' di nebbia fino al primo salto, poi si vedeva bene - spiega l'altoatesino - secondo me non è stata una cattiva gara, non ho sbagliato più di tanto. Sembra proprio che non fosse la mia pista, ci ho provato ma è andata così, rispetto alle prove ero più soddisfatto. si è velocizzata un po' la pista, quando cambiano le condizioni non sai mai cosa succede. Farò la combinata, ma certo in slalom non sono più favorito rispetto al super-g o discesa. Vediamo domani come andrà a finire".