Shiffrin: "Leggenda? Basta, cerco solo di sciare"
di Matteo Pavesi
Con la seconda manche di ieri Mikaela Shiffrin ha scritto una pagina di storia dello sci: non solo per l'ennesimo record raggiunto o superato (statistiche ormai da aggiornare ad ogni gara), ma sopratutto per l'incredibile sequenza finale, 18 secondi dove è riuscita a rifilarne uno di distacco alla Zuzulova, trasformare lo svantaggio all'intermedio in 0.64" di vantaggio e, ancora una volta, vincere.
"Mi sentivo come se stessi lottando e sono molto orgogliosa del risultato - dichiara Mikaela a fine gara - Ho provato a sciare veloce e divertirmi. Sto ancora cercando di mettere insieme una manche perfetta, sto ancora provando a fare in gara le cose migliori che riesco a fare in allenamento. A volte è meglio lottare e oggi l'ho fatto, sono molto contenta. Ho pensato a come avrebbero sciato Hirscher o Kristoffersen e anche se non penso di sciare come loro, ho cercato di incanalare quella energia. Ci ho messo un po' a trovare il ritmo giusto sul tracciato, mi sentivo un po' bloccata e ho pensato anche che fossi vicina a cadere, ma non è successo, per cui è andata bene."
Se dovesse vincere anche a Zagabria, eguaglierebbe Vreni Schneider e Janica Kostelic nel record di 8 slalom consecutivi vinti, che diventano 13 se contiamo quelli cui ha partecipato (ne ha saltati alcuni per infortunio), addirittura 16 se contiamo anche Campionati Nazionali e Mondiali.
Intanto ha eguagliato campionesse del calibro di Tina Maze e Michela Figini nel numero di vittorie in Coppa del Mondo (26), ed è riuscita come Vreni Schneider a vincere 3 volte in 3 giorni di fila in 2 discipline diverse.
In sala stampa le chiedono come ci si sente ad essere già diventata così importante, una leggenda dello sci, risponde: "Ho solo 21 anni! Smettetela di dirmi queste cose, cerco solo di sciare bene!"
Ottimo secondo posto per Veronika Velez Zuzulova, che da una parte può gioire per la bella gara, dall'altra quando ha visto la sua avversaria in ritardo all'ultimo intermedio avrà certamente accarezzato l'idea di tornare sul gradino più alto del podio, e invece per la quarta volta negli ultimi cinque slalom deve fermarsi alla piazza d'onore: "è difficile, perchè ci provo ad ogni gara. Mi sento sempre meglio, e spero che andrà bene e arriverà il momento giusto"
Oggi sorride anche Chiara Costazza, che fin dalle prime porte della prima manche ha messo sul tracciato cattiveria e grinta, riuscendo a completare due manche all'altezza della sua classe: "Ci voleva un piazzamento del genere per ritrovare fiducia in me stessa - racconta la trentina alla FISI - Nelle ultime settimane sento che la forma sta crescendo, adesso voglio continuare su questa strada che mi sembra buona".
Mentre Irene Curtoni commenta così il suo 11/o posto: "Nella parte conclusiva ho perduto troppo terreno, purtroppo la fatica delle tre gare in tre giorni si è fatta sentire."