Bode Miller parla del caso Head
di Matteo Pavesi
Aggiornamento sabato ore 10.40: nella notte italiana, l'agenzia AP ha riportato che un giudice del tribunale di Santa Ana, David Carter, ha respinto la richiesta di udienza di Miller perchè il campione americano non avrebbe potuto citare il suo ex fornitore in California, avendo sede a Vararlberg.
Con un lungo comunicato stampa Bode Miller per la prima volta dice la sua circa il contenzioso legale che lo sta opponendo ad Head, suo ex fornitore di sci.
Riavvolgiamo il nastro del tempo: nel febbraio 2015, ai Mondiali di Vail, Bode (al rientro senza aver corso in CdM, e facendo segnare i migliori intermedi) si infortuna al tendine posteriore del ginocchio destro durante il superg. Pochi mesi più tardi, l'8 maggio (ma viene reso noto solo a inizio ottobre), decide di comune accordo con Head di chiudere il contratto di sponsorizzazione e firma un "Termination Agreement" piuttosto preciso, dove le due parti chiudono i rapporti ma dove Bode Miller si impegna a non correre per le successive due stagioni (2015/2016 e 2016/2017). La copia dell'accordo è stata reso pubblica oggi proprio da Miller.
In seguito Bode si prende un anno sabbatico e non corre per tutto il 2015/2016, pur rimanendo sempre in squadra nazionale, occupandosi di altri affari (cavalli, abbigliamento, etc) e facendo figli...
Gli indizi di un ritorno sugli sci sono sempre di meno, poi lo scorso settembre scoppia il caso: Bode vuole tornare a gareggiare con Bomber Ski di cui è divenuto socio, ma non può farlo per via dell'accordo con Head, e decide di citare Head presso il tribunale di Santa Ana perchè le leggi della California vietano di impedire ad un professionista di svolgere la sua attività scegliendo il materiale che preferisce.
"Sono rimato in silenzio su questa faccenda - dichiara Bode - ma poichè Head ha fornito informazioni non corrette alla stampa è importante che io mi faccia sentire, sia per i miei fans che per l'intera industria dello sci"
Lunedì prossimo Head e Bomber si incontreranno in tribunale: Head cercherà di dimostrare che la California non ha giurisdizione e proverà a spostare il processo, mentre Bode vuole liberarsi da ogni cavillo per tornare a sciare con i materiali che preferisce (sci Bomber e scarponi Full Tilt).
Nello specifico Head ha sempre detto che se Bode avesse voluto tornare a sciare, avrebbe dovuto farlo con materiale Head, mentre Bode pubblica l'accordo per dimostrare che non si parla di utilizzare materiale Head, bensì si parla di non gareggiare del tutto.
Bode non dimentica i successi ottenuti con Head: "abbiamo lavorato bene insieme, ho avuto un ottimo rapporto con Head dove mi son fatto degli amici, ho un grande rispetto per la società e i loro materiali. Però quando ho deciso di ritirarmi ci siamo lasciati e sono andato in altre direzioni, e loro non dovrebbero ostacolarmi se voglio tornare a correre. Le leggi californiane dicono chiaramente che, con poche eccezioni, agli atleti non si può impedire di gareggiare e guadagnarsi da vivere. Questa è la mia ultima opportunità per gareggiare in Coppa e ai Mondiali, e sono deluso dal fatto che Head cerchi di bloccarmi. Voglio solo sciare."
Bode conclude parlando della sua volontà e desiderio di sperimentare nuovi materiali, e dell'investimento fatto in Bomber sottolineando l'unità di intenti con la fabbrica di Cossato.
Ma le notizie intorno a Bode non finiscono qui...
SECONDA PARTE