Innerhofer: "Il ginocchio fa male, ma resisto".
di Vittorio Savio
Ieri un quinto tempo, oggi una prova giusto per onor di firma terminata con un salto di porta e relativa squalifica e terminata comunque appena fuori dai top30. Christof Innerhofer però non ne fa una tragedia. Il dolore al ginocchio sinistro si fa sentire e limita in parte le sue prestazioni. Due terzi di tracciato corso sui tempi dei migliori giusto per assaggiare le condizioni di posta e materiali e l'ultima parte effettuata quasi da turista. "Diciamo che ieri e oggi avevo un buon feeling e ho sciato bene su questa Saslong - ci spiega l'altoatesino al traguardo - Ed allora mi sono detto che gli ultimi due salti potevo anche risparmiarmi. Perchè provarli e rischiare di infiammare il ginocchio ulteriormente se posso evitarlo. Comunque lungo quasi tutta la pista ho provato bene e dunque solo nel finale mi sono alzato".
Già quel ginocchio sinistro vittima di una infiammazione ad un legamento che l'ha costretto lunedì ad una corsa in auto fino a Monaco per una infiltrazione e ad alternare momenti di riposo con quelli di terapia. Dopo aver risolto i problemi alla schiena ora ci si mette questo ginocchio a creare discontinuità nel rendimento dell'azzurro. Lui però non si demoralizza facilmente: è abituato.
"In questo momento ho un buon feeling con i miei materiali - prosegue Inner - Sto sciando bene e dunque affronto questo problema con la solita carica. Non ho grandi desideri per domani in super-g, ma l'obiettivo resta quello di confermare quello che faccio in allenamento e mi basterebbe".
Immancabile non si poteva esimere dal rispondere ai media presenti sul nuovo sistema di assegnazione dei pettorali di gara in discesa: l'argomento di questi giorni più gettonato al parterre d'arrivo della saslong. "Il nuovo sistema di estrazione dei pettorali ha i suoi vantaggi e i suoi svantaggi - spiega l'altoatesino - è ancora più difficile battere i migliori ed è più difficile avere delle sorprese. In generale comunque il mio giudizio è positivo. Prima dipendeva troppo dalla fortuna: se eri trentesimo al mondo potevi pescare il pettorale 1, e quello che era 29/o, 28/o o 27/o potevano avere forse dei numeri vicino al trenta e dunque tu non potevi battere i tuoi diretti avversari vicini alla tua posizione di ranking. Dunque per me ci sta tutto questo nuovo regolamento".