A Tutto Sci - Lake Louise
di Barbara Merlin
Lake Louise in veste anomala con temperature "alte", per una tre giorni che ha messo in evidenza la mancanza della regina Vonn, ma che ha dato spazio a grandi imprese e novità.
Una pista di discesa divertente e interessante per il settore femminile: velocità costante con punte fino a 127 km/h, una serie di curvoni da super-g, due salti, il passaggio che immette nella traversa che deve essere affrontato con i tempi giusti in attacco curva e con una buona dose di "coraggio", parte finale caratterizzata da dossi e falsi piani dove un attimo in più sullo spigolo può costare molto caro.
La pista del super-g, causa meteo, è stata accorciata e ha perso un po’ delle sue caratteristiche. Bisognava subito iniziare a lavorare per prendere l'anticipo per le porte che portano all'ingresso del muro. La "traversa della discesa libera" si trasforma per il super-g in un passaggio molto tecnico, da preparare ed affrontare con l’anticipo giusto, per potere sfruttare al massimo la pendenza del muro che porta nel lungo piano finale.
Il tracciato, disegnato dall'allenatore francese, era regolare e dava la possibilità alle atlete di poter sciare all'attacco, senza temere cambi di ritmo improvvisi.
Il meteo ha messo un po' del suo, alternando luce e buio, ma sempre con visibilità decisamente non ottimale.
E' il week-end della tripletta mancata da parte della Gut e della doppietta a sorpresa di una formidabile Stuhec in discesa. Il primo giorno la slovena ha dominato in tutti i settori, nella seconda gara ha "fumato" la Gut negli ultimi due intermedi. La Stuhec è un’altra atleta rispetto la scorsa stagione: tecnicamente molto solida, ma anche scorrevole nelle parti più facili.
E poi c’è la Goggia...Un caterpillar, nella sciata, nelle esplosioni di esultanza. E’ spontanea e istintiva quando scia e dopo il traguardo. Nella gara da podio è stato un crescendo facendo segnare i migliori intermedi nelle ultime due sezioni di gara. Tecnicamente lo sapevamo che era al top, adesso ha chiarito che è anche scorrevole.
Il Super-g con partenza abbassata è stato un po’ "baby". Gut davanti a tutte anche se nella parte iniziale più tecnica non ha fatto la differenza e ha costruito la vittoria nella parte finale. Weirather finalmente si è ricordata di essere Tina e sale sul podio, con una gara comunque a tratti non fantastica, soprattutto stenta a prendere il ritmo e va in crescendo.
E poi c’è la Goggia...gara regolare, un po' grezza in certi passaggi ma con le ali sotto gli sci.