La crisi della Velocità Austriaca
di Matteo Pavesi
Il 17/o posto di Matthias Mayer nella prima discesa libera della stagione, in Val d'Isere, e il 10/o di Max Franz ieri in superg, fotografano molto bene lo stato di salute della velocità austriaca.
LO SCORSO ANNO - Una crisi che sta diventando profonda, e che dura da tanto, almeno usando il metro austriaco: nella classifica finale della passata stagione il primo è stato il veterano Hannes Reichelt, 10/o con 296 punti, e il successivo Romed Baumann, addirittura 16/o. In superg era andata decisamente meglio con Kriechmayr 4/o e Hirscher (sempre lui!) 6/o, ma Kriechmayr ieri ha chiuso con un irriconoscibile 38/o tempo.
E in tutto il 2015/2016 l'Austria non ha mai vinto in discesa, l'ultimo sigillo risale a Kvitfjell 2015, con Reichelt, che poco prima aveva vinto anche a Garmisch, salendo sul podio con Baumann e Mayer: una tripletta che ricordava i risultati magnifici del Wunderteam del passato.
OGGI - Invece oggi è stata una delle peggiori discese di sempre per i biancorossi, come riportano un po' tutti i media austriaci: solo nel 1988 a Leukerbad (22/i Steiner e Huber), nel 1994 ad Aspen (18/o Patrick Ortlieb) e nel 2009 a Wengen (18/o Streitberger) è andata peggio.
Il migliore di giornata, Mayer, è al rientro dopo l'infortunio dell'anno scorso in Gardena; seguono Kriechmayr, Baumann, Franz, Reichelt, Striedinger e Kroell che vanno a punti, mentre Danklmaier (40/o e classe 1993, il più giovane), Walder, Schweiger e Berthold sono fuori dai migliori 30.
PAROLA AI DELUSI - C'è rabbia e tensione in squadra, perchè lo Sportdirektor Hans Pum aveva già parlato alla squadra prima della partenza della stagione, indicando la necessità di riscattare la precedente, e a fine gara si è lasciato andare ad uno sfogo amaro: "Il risultato di oggi non è degno della nostra tradizione. Abbiamo cambiato molto durante l'estate e abbiamo trovato ottime condizioni. Vedere il nostro migliore dopo 19 atleti e gli altri verso il fondo classifica è deprimente..."
Non si nasconde Kroell, alla 150/a gara in carriera: "...cerchiamo di fare il meglio, ma non riusciamo ad essere veloci. Tutti si aspettano ben altro, noi per primi, non vogliamo certo galleggiare nelle retrovie."
Anche Reichelt è d'accordo: "anche se non mi aspettavo miracoli viste le mie condizioni, la prestazione della squadra è deludente. Bisogna toccare i tasti giusti, ma non so quali"
VETERANI E PIU GIOVANI - I due veterani classe 1980 sono Reichelt e Kroell: il primo è stato competitivo fino alla fine della scorsa stagione, conquistando tre podi tra superg e discesa, e ora paga lo scarso allenamento, dopo l'operazione alla schiena di settembre. Kroell invece dopo l'ottima stagione 2013 non è più entrato nei top10, se escludiamo l'exploit dello scorso gennaio a Wengen, quando fu terzo.
I nomi su cui può puntare l'Austria per l'immediato futuro? Pensiamo a Christian Walder (classe 1991), vincitore della classifica di libera in Coppa Europa, e poi naturalmente al campione olimpico Matthias Mayer (1990), che ha le carte per tornare a combattere per il podio. Poi ci sono Kriechmayr (1991) e Striedinger (1991), ma entrambi sono più a loro agio tra le maglie del superg rispetto alla discesa.
MOMENTI DI GLORIA - Cosa possono fare i tifosi? Ricordarsi cosa accadde il 29 dicembre 1998, quasi 18 anni fa, sulla Stelvio di Bormio: Hermann Maier vinse e porto sul podio Fritz Strobl e Stefan Eberharter, e immediatamente alle loro spalle si piazzarono Hans Knauss, Werner Franz e Hannes Trinkl, occupando così le prime 6 posizioni. Senza contare Cristian Greber 8/o e Andreas Schifferer 10/o (8 austriaci nei primi 10!) e Peter Rzehak 12/o, per un totale di 455 punti conquistati!