Killington:Nina Loeseth guida la prima,Brignone 3a
di Matteo Pavesi
La norvegese Nina Loeseth guida la prima manche del gigante di Killington, secondo stagionale, chiudendo la manche in 59.47, unica insieme alla francese Tessa Worley a rimanere sotto al minuto (+0.09), mentre la terza classificata, Federica Brignone, accusa 64 centesimi di ritardo.
Partenza rimandata di 40 minuti per problemi sul circuito internazionale, temperature vicino allo zero, neve bagnata e trattata che si è segnata praticamente subito, per cui la pista si è riempita di vasche e buche, che hanno dilato moltissimo i distacchi.
L'ex specialista Joel Chenal, ora coach delle francesi, ha tracciato una manche poco filante, che girava molto, difficile da interpretare complici anche il tipo di neve e la nebbia che si è alzata dopo le migliori 15.
Dunque la Loeseth sfrutta al meglio il pettorale (1) e la tracciatura e si ritrova nell'inedita posizione di leader, lei che in gigante è salita sul podio solo una volta, a Courchevel 2015.
Quarto posto per l'austriaca Stephanie Brunner (+0.90) attesa tra le migliori, capace di prendere solo mezzo secondo dal secondo intermedio in giù; ottimo rientro per Viktoria Rebensburg (+1.00), e buono anche il 6/o posto di Marta Bassino (+1.03).
La cuneense ha accusato circa 3 decimi a settore, ma ha il pregio di essersi ben gestita in queste condizioni di neve e pendio, considerando che per la prima volta si trovava a partire tra le migliori 7.
Chiudono il lotto delle migliori 10 Ana Drev (+1.09), Mikaela Shiffrin (+1.15), Frida Hansdotter (+1.53) e Tina Weirather (+1.67).
Irene Curtoni, Francesca Marsaglia e Sofia Goggia si trovano in fila indiana tra la 12/a e la 14/a posizione con +1.91, +1.96 e +1.97 rispettivamente di ritardo.
Dopo le prime 45 atlete Elena Curtoni è 17/a a +2.33, Manuela Moelgg 23/a a +3.45, Nadia Fanchini 24/a a +3.50, mentre Laura Pirovano non si qualifica facendo segnare uno dei tempi più alti.
Pur con praticamente lo stesso distacco molto diversa la gara di Manuela e Nadia: la marebbana rimane aggrappata con le unghie al tracciato fino a 50" di gara, mentre viaggiava nelle top15, per poi andare in rotazione e praticamente fermarsi, subendo un contraccolpo al ginocchio; Nadia invece accusava un secondo già al primo intermedio, ed ha continuato a perdere terreno senza errori evidenti.
Tra le big sbaglia solo Lara Gut che si inclina troppo ed esce nella prima parte di manche, mentre scendeva con il miglior tempo al primo intermedio.
Seconda manche tutta da seguire, perchè con questo fondo il risultato della prima può essere messo in discussione: diretta TV alle 18.30