Marta Bassino: "E' una giornata indimenticabile!"
di Matteo Pavesi
Sorridente, emozionata, ma determinata: Marta Bassino entra nella sala stampa sul Rettenbach per affrontare, per la prima volta, la conferenza stampa del podio.
IL PRIMO PODIO DI MARTA - "E' una giornata indimenticabile per me - dichiara serena la 20enne dell'Esercito - Sono emozionata adesso ma lo era meno tra la prima e la seconda manche. Ho pensato a sciare bene, sono partita nella prima manche come mio solito, al massimo, e vista la posizione ho capito che il podio era fattibile. Non mi sono troppo agitata, ho avuto fiducia perchè se è vero che tra allenamento e gara può cambiare tutto, è anche vero che avevo avuto ottime sensazioni negli ultimi giorni. Quando poi ho visto l'"1" al parterre ho capito di avercela fatta."
La cuneese di Borgo San Dalmazzo, seconda di tre fratelli, è cresciuta sciisticamente a Limone Piemonte, dove ha frequentato anche il Liceo sportivo, prendendo la maturità.
Non solo gigante, perchè Marta è una potenziale polivalente: "spero di fare più superg in questa stagione. Non tralascio lo slalom ma al momento mi concentro sul gigante e superg."
Non si può fare a meno di notare la sua corporatura esile, che però le consente di sciare con grande leggerezza: "sono magra? Si, ma non c'entra, ho sciato come so fare e il risultato è arrivato. Non è certo detto che più hai muscoli più vai forte..."
Due anni fa al parterre era la più giovane al via e proprio qui conquistava i primi punti in carriera :"quel Rettenbach era spaventoso, difficilissimo, si ballava...oggi era molto più sciabile"
"Il mio mito? - conclude Marta - Ted Ligety! Per quel suo modo di sciare spettacolare e naturale!"
Leggerezza e naturalezza, doti proprie anche di Marta...
LA VINCITRICE - Lara Gut vince per la quarta volta in carriera tra le porte larghe, la seconda a Soelden. Partiva da favorita e non ha deluso le attese, demolendo le avversarie fin dalla prima manche: "ieri ho sentito un po' di pressione e ho pensato di andare subito forte perchè non sai mai cosa succede nella seconda e non sai mai a che livello sono le avversarie. Mi sento davvero fortunata perchè amo quello che faccio ed ho un team fantastico. Sto bene, certamente. Non stata però una gara facile, tutt'altro, mi sono presa i miei rischi. I Mondiali? Beh in gigante penso di essermi qualificata, ma sono ancora lontani..."
SOFIA GOGGIA - Ben 9 tra le prime 14 atlete hanno fatto o eguagliato il miglior risultato in carriera nella specialità. Tra queste una felicissima Sofia Goggia, 5/a e seconda miglior azzurra, che al parterre analizza con grande lucidità la sua prova: "dopo la prima manche sono salita in partenza con la voglia di fare una gran manche. Non sono una da muri ripidi, ma sui piani posso dire la mia, dunque tatticamente ho contato le porte e due prima della lunga ho iniziato a spingere portando velocità. Lì ho fatto la differenza. E pensare che tre giorni fa ero bloccatissima con la schiena, non riuscivo neanche a mettermi le calze, ho pensato anche di non partire, ma poi ho parlato con lo psicologo che mi ha consigliato di farla, anche perchè la stagione è lunga...Ed è andata bene!"