Svindal: "buon allenamento, senza forzare"
di Matteo Pavesi
A fine agosto Aksel Lund Svindal è tornato sugli sci al Passo dello Stelvio, 7 mesi dopo l'incidente di Kitzbuehel che ha chiuso prematuramente una stagione che il campione norvegese stava conducendo da leader della velocità.
Rientrato dall'ennesimo infortunio, non senza preoccupazioni per lo stato di saluto del ginocchio, Aksel si è unito ai compagni per volare verso il sudamerica e partecipare al consueto stage di allenamento in Cile.
Ieri Aksel ha pubblicato sul suo blog un interessante aggiornamento proprio sul lavoro svolto in sudamerica: "siamo a metà dello stage qui in Cile. Due settimane fatte, due da fare. Siamo stati a Valle Nevado e abbiamo trovato buone condizioni, ora andiamo al Portillo. L'allenamento è andato molto bene finora, meglio di quel che pensassi. Ho sciato molto in campo libero, senza forzare, con molti esercizi. Ho fatto un po' di porte negli ultimi due giorni, ma a ritmo ridotto. Siamo ancora molto distanti dal ritmo di gara, ma molto meglio così che non esserci neanche arrivato. Mi sto godendo questo periodo con i compagni. E se le ginocchia continueranno a migliorare penso che potrò passare diverso tempo con loro il prossimo inverno."
Certo è un Aksel diverso da quello dell'estate 2015, in cui recuperava dall'infortunio al tendine d'Achille: in quell'occasione il norvegese era già tornato sugli sci da diversi mesi, aveva avuto molto più tempo per mettere a punto forma atletica, materiali e ritrovare la velocità, tanto da permettersi di partecipare ai Mondiali di Vail e strappare due incredibili 6/i posti in superg e discesa. Quest'anno arriverà a Lake Louise con un numero decisamente minore di giornate di sci nelle gambe.