Jan Hudec e la federsci canadese ai ferri corti
di Matteo Pavesi
Non è certo la prima volta che un atleta, più o meno importante, arriva ai ferri corti con la sua federazione: vuoi per motivi di 'gestione', vuoi per questioni legati ai risultati, vuoi (il più delle volte) per questioni economiche.
Ieri in Canada è scoppiato il 'caso Jan Hudec', dopo la pubblicazione della composizione ufficiale delle squadre nazionali: il 34enne velocista ha perso lo status di atleta nazionale come Marie-Pier Prefontaine e Morgan Pridy.
Ma per tre motivazioni ben diverse: Pridy 'semplicemente' non ha raggiunto gli obiettivi minimi per rimanere in squadra; Prefontaine ha deciso e scelto di ritirarsi, mentre Hudec (soprannominato Panda) per problemi legati ai costi e (in parte) ai risultati.
Infatti la federsci canadese ha offerto un posto a Hudec in squadra nazionale ma con una serie di vincoli come sottoporsi ad una serie di controlli medici periodici e contribuire con 35.000 dollari canadesi.
"Non voglio assolutamente ritirarmi - dichiara Jan al Toronto Sun - voglio continuare a gareggiare perchè sento che ho ancora qualcosa da dare. Ma preferirei ritirarmi piuttosto che gareggiare in questa situazione."
Inoltre sembra che la federazione intenda richiedere altro denaro se Jan non dovesse rientrare nei top30 al mondo entro fine dicembre; Jan dichiara di non aver problemi a sottoporsi ad esami periodici, ma non vuole sottostare alle altre imposizioni.
"Non sono qui per mettere in imbarazzo la squadra o me stesso. Non voglio continuare a gareggiare agonizzando per i prossimi due anni. Voglio continuare a sciare e fare qualcosa per il Canada ai Mondiali e magari alle Olimpiadi."
Ancor più duro lo sfogo riportato dal Rocky Mountain Outlook: "E' strano, deludente, sconfortante. In sostanza dopo essere stato in squadra dal 1999 e dopo aver portato risultati anche quando ero l'ultima persona da cui ce li si aspettava, penso di meritare di più. Ha senso mettere fuori squadra un atleta infortunato? Piuttosto che sottostare a quelle richieste me ne vado e mi ritiro."
Il DT Martin Rufener, che in questi giorni si trova in Svizzera, offre la sua versione: Hudec deve dimostrare di stare seguendo il corretto percorso di riabilitazione e di poter essere ancora veloce. Inoltre, secondo Rufener, Jan non è d'accordo con la federazione su quali siano le strade migliori per tornare ad essere competitivo e la sua presenza in squadra comporterebbe la necessità di ingaggiare un nuovo skiman con costi di circa 70.000 dollari canadesi, da cui la proposta di fare 50 e 50.
Ora Hudec dovrà decidere come (e se) proseguire la carriera, magari con un team personale autofinanziato come ha fatto Larisa Yurkiw; da escludere un passaggio ai colori della Repubblica Ceca (da cui ha emigrato la famiglia quando Jan era un bambino).
Nella scorsa stagione 'PandaRock' non ha praticamente corso, e in carriera ha subito 9 operazioni alle ginocchia e due alla schiena. Ha vinto l'argento mondiale in discesa a Are 2007, la medaglia di bronzo olimpica in superg a Sochi 2014, ed è salito 5 volte sul podio in CdM, comprese due vittorie, entrambe in discesa.