Ivan Origone record a 254.958 km/h!
a cura della redazione
(da fisi.org) L'Italia riscrive la storia dello sci velocità nello Speed Master di Vars (Fra) che rimarrà impressa per sempre nella mente di protagonisti. Nella giornata ideale, fatta di uno splendido sole che ha riscaldato minuto dopo minuto la neve sulla pista francese, si è capito sin dal primo giro che sarebbe successo qualcosa di importante, con misure ben al di sopra di quelle ottenute nella giornata di giovedì. Ma lo spettacolo è esploso nella finalissima, con una serie di record nazionali caduti uno dopo l'altro (Russia, Austria, Polonia solo per citarne alcuni), con addirittura il francese Simon Billy che per qualche minuto aveva realizzaro la migliore misura con 252,809 km/h, fino a quando sono entrati in scena i nostri rappresentanti, veri dominatori del circuito.
Ha cominciato Simone Origone, che ha spiccato un 252,987 km/h, di per sè fantascentifico che batteva il 252,632 km/h realizzato nel 2015, ma ancora più fantascentifici sono stati i 254,958 km/h di Ivan Origone, che ha strappato la misura al proprio fratello con quasi 2 km di differenza! E quando l'adrenalina era ancora a mille, ci ha pensato pure Valentina Greggio a mettere la sua firma con un 247,083 km/h che ha letteralmente fatto impazzire i presenti, grazie al quale ha battuto di oltre 5 km/h il precedente primato che apparteneva alla svedese Sanna Tidstrand con 242,590 km/h.
Ora l'attenzione degli appassionati si sposta sul doppio appuntamento di Idre del 9 e 10 aprile che chiuderà la stagione di Coppa del mondo, con greggio già sicura del successo grazie alle cinque vittorie ottenute in altrettante tappe e i fratelli Origone che partiranno a pari punti (360) in cima alla classifica per gli stessi risultati ottenuiti sinora.
"Oggi è la prima volta che vado veramente forte con tanta velocità - racconta Ivan -. In questi giorni ho sistemato tante piccole cose, come ad esempio affrontare nella giusta misura una piccola decompressione che ci aveva creato qualche problema. Ci tenevo molto a farlo, lo dedico a mio papà Domenico che è scomparso da poche settimane. Questo record è la dimostrazione che se trovo un bel piano dove potere rallentare senza rischi, mi possono mettere qualsiasi tipo di pendenza che non ho paura ad affrontarla".
Vincitore del titolo mondiale e della Coppa del mondo nel 2015, Ivan si è imposto in 23 gare sul circuito e vanta ancor oggi il record del mondo juniores realizzato qualche anno fa. Nel 2009 rischiò di mettere fine alla propria carriera agonistica a causa di un bruttissimo incidente sugli sci. "Stavo allenandomi da solo sulla pista di casa di Champoluc quando sono uscito di pista ad alta velocità, finendo contro un albero. Mi ruppi parecchie vertebre e costole, l'omero, il bacino e mi diagnosticarono pure un versamento polmonare. Quel giorno, mentre mi portavano in ospedale, promisi a me stesso che avrei deciso di smettere soltanto per una mia decisione e non per una causa accidentale, adesso posso dire di avere preso la mia rivincita sul destino".
La giornata del record è stata ricca di emozioni: "Il record era l'ultimo tassello che mi mancava, non pensavo di riuscirci perchè Simone a queste velocità bastona sempre tutti. Adesso ho la pancia piena, se viene qualcosa di meglio in futuro bene, altrimenti sarò ugualmente contento così. L'anno scorso non ero nemmeno venuto fin qui, ho pensato che avrei dovuto provarci. Un ringraziamento particolare va a Simone, perchè se ho fatto questo è grazie anche a ciò che lui ha fatto prima di me, bene o male ho copiato tante cose da lui, e un grazie va anche al mio skiman Marco Bozzolo".