Coppa del Gobbo - Quattro passi nella Coppa
di Carlo Gobbo
C'è una cosa che mi è piaciuta molto nel Gran Finale di Saint Moritz: le immagini televisive. Il regista elvetico ha una grande esperienza in questo campo e, nella settimana delle gare, ha creato ogni volta tante letture fotografiche, arricchite da scelte tecnologiche molto coinvolgenti. Ad un anno dai Mondiali sappiamo che sui teleschermi, meteo permettendo, lo spettacolo sarà assicurato!
Un anno di tempo che ci si augura possa far crescere le nostre squadre che, quest'anno (a parte pochissime individualità) non sono riuscite a raccogliere - in termini di risultati – ciò che invece era legittimo attendersi, alla luce degli enormi potenziali di parecchi atleti/e.
L'edizione numero 50 della Coppa del Mondo ha celebrato dunque Marcel Hirscher e Lara Gut. Sono stati i più bravi ed il successo premia la loro classe, il loro talento e la loro regolarità.
Certo, mi sarebbe piaciuto assistere fino alla fine a quello spettacolo che, le sfide tra Marcel ed Aksel e tra Lara e Lindsey, avrebbero saputo regalare a tutti noi. Ci sono mancate le emozioni, quelle che ti fanno stare incollato davanti ai teleschermi o ti fanno trattenere il respiro se sei al parterre! Ma questo è lo sport. Tra i vichinghi il giovane Kristoffersen si è portato a casa la Coppa di slalom (3/o anche in gigante) 16 anni dopo Aamodt ( è la seconda Coppa di slalom vinta dalla Norvegia in 50 anni) Bravo Henrik, ma credo che la superiorità del "treno scandinavo" possa essere soprattutto nella qualità dell’ambiente tecnico! Serenità, rispetto, pochi coltelli che volano e voglia di divertirsi sciando! Resta comunque incredibile il gran numero di vittorie conseguito da un piccolo team di atleti/e. Ma forse...una ragione c’è!!
Mi è dispiaciuto tantissimo che Eisath non sia riuscito a salire sul podio, se lo meritava tutto! Max Blardone è andato in Corea per togliersi una soddisfazione gigante e tanti sassolini dagli scarponi. Già, l’unico fuori squadra che fa l’unico podio della stagione! C'è qualcuno che possa e sappia dirmi perchè un talento come Roberto Nani sia così in crisi...?
...sbaglio oppure c'è un "signor" tecnico che ha per le mani un "signor Programma" in terra finlandese? Problemi economici? ...oppure problemi di programmazione! Fra due anni si andrà in Corea per i Giochi e lo sci alpino rischia di fare brutte figure accanto al fondo e al biathlon, per esempio. Speriamo bene .
Peter Fill ha meritato di vincere la Coppa di discesa anche se sono in tanti a dire che è stato favorito dall'infortunio di Svindal, la cui assenza ha anche creato una flessione psicologica per Jansrud. Altri ancora ritengono che senza la caduta avrebbe vinto Paris...! Nel libro dei primati tutte queste cose non verranno scritte, come non sono state riportate tante annotazioni che in passato favorirono gli uni piuttosto che gli altri. Nel prossimo inverno si vedrà come reagiranno i protagonisti di queste vicende e speriamo che – oltre ad augurare ancora tanti successi a Peter – si possano vedere tra i primattori...accanto al leader designato Domme Paris... un gruppetto di giovani, dei quali c’è un gran bisogno! Tra una cosa e l'altra il tempo passa e i ragazzi della linea verde rischiano di inseguire con troppi affanni l'orologio della vita .
Mi ha fatto una gran tenerezza quest'anno Ivica Kostelic, un campione immenso che non vuole arrendersi ai malanni e che si trascina a fatica per onorare la sua passione e l’amore verso il candore della neve! Non è giusto lasciare questi ricordi a coloro – e sono tanti – che lo hanno ammirato a lungo. Sarà il suo cuore a farlo decidere.
SECONDA PARTE