Jansrud, colpo d'orgoglio in superG; Paris terzo!
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Il quinto posto nella discesa di sabato oltre alla delusione ha portato in dote anche una cospicua dose di rabbia ed ulteriore dererminazione che Kjetil Jansrud ha sfogato nel superG di casa di Kvitfjell, esibendosi in una prova di alto profilo tecnico-agonistico per cogliere la quattordicesima vittoria in carriera in Coppa del Mondo, la quarta stagionale. Il tutto per lasciarsi alle spalle l'austriaco Vincent Kriechmayr di 17 centesimi e di 0"32 un Dominik Paris ancora perfettamente a suo agio sulle nevi olimpiche norvegesi. Appena ai piedi del podio, ecco l'altro vichingo Alexander Aamodt Kilde che ha così scalzato dalla vetta della classifica di specialità l'infortunato Svindal mettendosi in prima linea per la conquista della coppetta; ma giovedì a St. Moritz dovrà vedersi ancora dagli stessi Kriechmayr (a 37 punti) e Jansrud (-40).
Insomma, ancora una volta il feeling con Kvitfjell ha permesso a Jansrud di salire sul gradino più alto del podio, un successo che in superG di fatto mancava proprio da 12 mesi, ovvero dall'ultima sfida sull'Olympiabakken (8 marzo 2015): nel mezzo vittorie in discesa, combinata e persino nel parallelo della Badia. E proprio come dodici mesi fa, alle sue spalle si è inserito Kriechmayr, ventiquattrenne di Linz al terzo podio in carriera, sempre in superG e pronto a restituire un timido sorriso ad un Wunderteam in significativa difficoltà generalizzata nelle disciplie veloci.
Difficoltà che oggi non conosce invece Domme Paris: la vittoria di ieri l'ha esaltato ancor più, iniettandogli un'ancor maggiore dose di sicurezza che non l'ha fatto tremare minimamente sui dossi e sulle sconnessioni della pista norvegese, rispondendo a distanza al tentativo di reazione di Peter Fill, suo principale antagonista nella corsa alla coppetta della discesa ed alle sue spalle anche oggi, con l'ottava piazza a braccetto con Erik Guay, separati da Kilde dallo statunitense Andrew Weibrecht e dai due elvetici Janka e Feuz.
Sulla neve norvegese invece non esplode ancora il feeling di Christof Innerhofer, solo 15imo, con Mattia Casse poco dietro. Ed ora, chiusa anche la tappa di Kvitfjell, ci si sposta in gran fretta sulla Corviglia di St. Moritz: martedì sarà già tempo di prove, mercoledì spazio alla prima sentenza con la volata di gruppo verso la coppetta di discesa, una volata che vede lanciatissimo il treno azzurro di Fill e Paris, ma la Norvegia fa paura sia con i presenti ( Jansrud), sia con gli assenti, ovvero Svindal cui potrebbe andare la coppetta in caso di mancata disputa della gara. Ed il giorno dopo toccherà a Kriechmayr provare a rovinare la festa in casa vichinga. Non c'è che dire, se il meteo darà una mano, saranno due giornate davvero dense di emozioni. E con un Paris così, il divertimento sembra garantito...