La FIS si scusa e risarcisce Vanessa Mae
di Matteo Pavesi
Ricordate la vicenda di Vanessa Mae, la violinista e pianista che ha partecipato ai Giochi Olimpiadi di Sochi 2014?
Ne abbiamo parlato in passato: in sintesi Vanessa Mae, artista e musicista, ha partecipato al gigante olimpico di Sochi nel febbraio 2014, con il nome di Vanessa Vanakorn e per la bandiera thailandese, chiudendo con il 67/o e ultimo posto a 50 secondi da Tina Maze.
In seguito la FIS aveva chiesto la squalifica dell'atleta perchč avrebbe riscontrato diverse irregolaritā in alcune gara FIS cui Vanessa aveva partecipato, utili (anzi indispensabili) per ottenere i punti FIS minimi per potersi qualificare.
Per questi motivi Vanessa era stata condannata nel novembre 2014 con 4 anni di sospensione.
In seguito Vanessa si č appellata al Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS), che nel giugno 2015 ha annullato la precedente decisione, stabilendo che non ci fossero sufficienti prove per accusare Vanessa di aver manipolato i risultati delle gare per poter qualificare. Non solo: la corte ha stabilito che le regole della FIS sulle gare di qualificazioni erano 'deboli'.
Dunque la FIS ha dovuto chiedere scusa a Vanessa e pagare un indennizzo a Vanessa, il cui importo non č stato reso noto, ma la 37enne ha giā annunciato che l'intera somma sarā devoluta in beneficenza.
Il CIO ha inoltre confermato il suo risultato olimpico del 2014, e la stessa Vanessa non esclude di provare a qualificarsi per i Giochi 2018.