Fill: "Ho fatto un bel regalo a me e mio figlio"
di Vittorio Savio
Live da Kitzbuehel - Il ventitre, la data che ha segnato il destino di Peter Fill per sempre. Il 23 gennaio 2014 nasce infatti il suo primogenito Leon, il 23 maggio 2015 si sposa con la sua compagna Manuela e il 23 gennaio 2016 vince sulla Streif di Kitzbuehel.
Gli ultimi tre anni di vita del 33enne carabiniere di Castelrotto sono dunque segnati inesorabilmente da questa data. Nel giorno del suo 301 pettorale in coppa del mondo il simpatico e modesto Peter vede raggiunto l'obbiettivo di ogni discesista, vincere sulla pista più bella del mondo. Purtroppo oggi, come del resto nei precedenti due anni, la Streif non è mai stata percorsa nella sua interezza, ma poco importa all'azzurro: il suo nome è tra i grandi di questa leggendaria pista, su una "Gondola" dell'impianto di risalita e sull'assegno da 70.300 Euro che va al "Re" di Kitzbuehel.
"Giornata bellissima - ci ha detto Peter Fill - per me e per mio figlio che compie gli anni oggi. Gli ho fatto un bel regalo, ma mi sono fatto un bel regalo anche a me. Era il mio desiderio più grande vincere qua, in questo anno senza Mondiali ed Olimpiadi. Ho raggiunto il traguardo che mi ero posto ad inizio stagione".
Un successo condiviso e dedicato alle persone che più gli sono state vicine in questi anni trascorsi dal suo primo successo, sette anni fa, a Lake Louise, passando per la medaglia iridata di Val d'Isere, l'infortunio grave e i problemi di salute del suo primo sostenitore il padre. "La mia dedica va naturalmente per prima alla mia famiglia - ha proseguito il carabiniere di Castelrotto - soprattutto a mio padre Luis che mi è sempre vicino, a mio figlio che compie gli anni. Ma devo ringraziare anche tutto lo staff azzurro perchè mi sembra che quest'anno si impegnano tantissimo ad aiutarci e migliorarci. La mia vittoria sicuramente li ripaga di questi sforzi".