Federica Brignone ci guida sulla 3-Franco Berthod
di Matteo Pavesi
Manca poco più di un mese alla tappa italiana di La Thuile: il 20 e 21 febbraio 2016 il grande sci tornerà sulle nevi valdostane e in particolare sulla 3-Franco Berthod, pista bellissima, tecnica e difficile, che già in passato ha ospitato prove di Coppa Europa (2013, 1997 e 1995) ma mai del circuito maggiore.
Il paese ai piedi del Piccolo San Bernardo è in fermento per il grande evento, così come Federica Brignone, milanese di nascita ma valdostana d'adozione, visto che risiede a La Salle, a pochi chilometri da Pres Saint Didier, da cui si raggiungono Courmayeur e La Thuile.
Ecco la sua presentazione della pista, grazie all'ufficio stampa del comitato organizzatore, e più in basso un video e una scheda tecnica del tracciato.
"Quando penso alla pista n.3 Franco Berthod riesco a dire una sola parola: tosta. E' questo secondo me il suo aspetto chiave: essere una pista molto tecnica e ripida, con una pendenza che raggiunge un massimo del 70%. Proprio tosta. Sorrido pensando alla fine della passata stagione, quando i miei amici ed io ci siamo concessi una giornata di sci assolutamente divertente, proprio il giorno prima della chiusura degli impianti: quando siamo arrivati in cima alla pista n.3, loro erano gasatissimi all’idea che l'anno dopo avrei gareggiato qui mentre io, guardando la pista mi sono detta con un mix di emozione e timore 'ma devo scendere di qui l’inverno prossimo??'. Non voglio essere ripetitiva, ma è proprio tosta! Mi tranquillizza abbastanza conoscerla molto bene perchè, nonostante io qui non abbia mai gareggiato, ho vissuto tantissime giornate splendide sulla neve proprio di queste montagne e si sa, se si va a a sciare a La Thuile senza aver fatto la n.3 non si è sciato a La Thuile!"
Federica Brignone, specialista del gigante, che proprio in questa stagione ha colto la prima vittoria in CdM nell'opening di Soelden, ha dimostrato di poter dire la sua anche in superg, dove è entrata nelle prime 10 negli ultimi tre disputati (Garmish e Meribel 2015, Altenmarkt domenica scorsa)
"E vi svelo un segreto: la difficoltà maggiore non sarà ne all'inizio ne sul muro ma nella parte finale" - continua Federica - "E' qui secondo me che si vedrà la differenza e soprattutto chi conquisterà questa pista: si arriva stanche eppure bisogna ancora affrontare un mix pazzesco di salti, giri, dossi, la velocità data anche da alcune curve obbligate, il piatto dove non puoi permetterti di perdere decimi di secondo preziosi. Sarà davvero una sfida! Una sfida che mi emoziona tantissimo: non è mai successo di poter gareggiare a casa e questa sarà la prima volta. Finalmente il mio sogno sin da quando ero bambina e che ho custodito nel cassetto per tanti anni si realizza: affrontare la n.3 Franco Berthod con la consapevolezza che le persone a me più care e i miei amici saranno proprio li, finalmente tutti insieme al parterre, ad aspettarmi. Sarà davvero un'emozione indescrivibile".