Mattia Casse: "4/o posto dedicato allo staff"
di Matteo Pavesi
Sceso con il pettorale n.1 Mattia Casse, ottimo 15/o in superg a Lake Louise, culla a lungo il sogno del primo podio in carriera, almeno fino all'arrivo di Ted Ligety che spegne le speranza e lo rimanda al quarto posto, comunque il suo miglior risultato di sempre: "Sono un po' arrabbiato e un po' no - dice il poliziotto di Oulx ai taccuini FISI - ho comunque sfruttato l'occasione. Voglio ringraziare moltissimo lo staff della Nazionale che ha sempre creduto in me anche quando non riuscivo a fare risultato e oggi credo di averli ripagati con questa gara. Voglio dire grazie anche alla mia famiglia e alla mia ragazza, che mi hanno sempre supportato. Oggi mi sono trovato particolarmente bene nel tratto iniziale e in quello finale, dove c'era da sciare molto bene. Mi piacciono le curve difficili. In gigante non ho ancora la continuità che sto trovando in velocità, ma domani, sull'onda di questo bel risultato, proverò ad andare a tutta".
Una fitta nevicata, la partenza abbassata, la luce piatta, la tracciatura giusta: tutti elementi che uniti al pettorale n.4 e a tantissima classe hanno permesso a Marcel Hirscher di far segnare il miglior tempo nel superg di Lake Louise, senza che nessuno riuscisse più a far meglio.
"Sono il primo ad essere sorpreso della mia vittoria - dichiara Marcel alla FIS - Non sono ancora a mio agio in superg, per cui questo risultato è grandioso. Mi alleno molto nelle tecnico, ma non ho molti giorni di superg nelle gambe, solo 4 finora in questa stagione. Ma il superg è in mezzo tra gigante e discesa e oggi c'erano alcune curve da gigante, e questo ha reso possibile la vittoria"
Un Hirscher che vince anche nelle gare veloci sembra chiudere il discorso Coppa ancor prima di tornare in Europa, ma "...non penso che farò tutti i superg. Ho gareggiato in questo perchè l'ho già fatto altre volte e so cosa aspettarmi ma non avrebbe senso per me farne altri come quello di Gardena, ad esempio. Ho voglia di fare superg, ma per ora mi concentro sulle tecniche, non è possibile essere forti in quattro discipline" aggiunge Marcel.
La conferma all'analisi Marcel arriva proprio da Ted Ligety, secondo classificato e vincitore del gigante di Soelden: "quando ho visto che sarei sceso con il 29 non ero contento. In superg è meglio partire prima, ma con la nevicata di oggi è stata davvero dura per gli atleti scesi tra il 15 e il 22, quando era più fitta. Poi quando son partito io si è schiarito un po' per cui ne ho approfittato, ho sciato bene e capitalizzato il vantaggio. E' sempre bello essere sul podio, ma specialmente qui negli USA."