Air-Bag a pagamento per gli svizzeri, è polemica
di Vittorio Savio
E' nata una piccola polemica per l'introduzione degli Air-Bag in Coppa del Mondo. Come riporta il quotidiano svizzero Blick in un articolo, il nuovo sistema di sicurezza prodotto dalla ditta italiana Dainese sarà gratuito solo per alcune squadre, ad esempio l'Austria, ma non altre.
Infatti Dainese fa parte del Pool di ditte del Wunder Team, ma non ad esempio di quello svizzero.
L'airbag D-Air, in sperimentazione da diversi anni e come tester anche il nostro Werner Heel, dopo essere stato introdotto sperimentalmente in prova da dicembre dello scorso anno in Val Gardena, quest'anno potrà essere usato facoltativamente anche in gara.
A due giorni dall'avvio della stagione dei velocisti a Lake Louise con la prima discesa libera maschile di coppa si è scoperto che solamente alla squadra austriaca e ad alcuni atleti di vertice sarà fornito gratuitamente questo nuovo sistema di sicurezza. Per tutti gli altri, compresa gli atleti elvetici, sarà fornito solo dietro pagamento da parte di ogni singolo atleta di 1.200 franchi svizzeri. Una situazione non certo ben accolta in casa elvetica.
Al momento non ci sarebbero comunque problemi vista la facoltatività dell'utilizzo, ma secondo il capo allenatore elvetico Tom Stauffer i problemi potrebbero sorgere nel momento in cui ad indossare l'airbag fossero atleti che poi inizino a salire frequentemente sul podio. Il timore è che l'utilizzo di questa nuova attrezzatura in un modo o nell'altro possa dare dei vantaggi tecnici o psicologici. Nei giorni scorsi, intanto, Hannes Reichelt è rimasto vittima di una brutta caduta e solo grazie al D-Air non ha avuto conseguenze gravi. Il campione del mondo di super-g ha già annunciato che già dalla gara di sabato indosserà il nuovo sistema di sicurezza. Anche il suo collega Matthias Mayer, oro olimpico in discesa, ha ammesso di avere una migliore penetrazione nell'aria con il D-Air che ha potuto sperimentare e migliorare durante gli allenamenti in collaborazione con Dainese.
Questi i timori espressi dal tecnico elvetico. Ora la parola passa al cronometro e alle classifiche per stabilire chi ha ragione.