Cortina 2021: una candidatura per vincere
di Vittorio Savio
"L'importante non è vincere, è partecipare con spirito vincente!" Così un antico filosofo greco, ripreso poi dal Barone Pierre de Coubertin, intendeva dovesse essere la filosofia di ogni partecipante all'Olimpiade. Un motto di cui crediamo debba fare tesoro anche Cortina d'Ampezzo in vista del Mondiale di sci alpino del 2021.
Oggi con l'ufficializzazione della candidatura unica della località dolomitica da parte della FIS, la federazione internazionale dello sci, per Cortina è arrivato dunque il momento di passare dalle parole ai fatti.
Sei anni possono essere tanti o pochi per la località ampezzana che, dopo quattro candidature consecutive andate a vuoto, finalmente può tirare un sospiro di sollievo e guardare con fiducia al futuro. Dopo le Olimpiade invernali del 1956 la perla delle Dolomiti tornerà dunque ad ospitare una kermesse mondiale ai piedi delle Tofane, ma piano con le grida di giubilo che già si levano da politici ed imprenditori locali su una vittoria meritata, vista soprattutto l'assenza di avversarie come, invece, è sempre stato in passato.
Segno anche questo dei tempi e della crisi. Certo l'essere unica candidata in corsa è l'anticamera obbligata dell'assegnazione che avverà tra un anno esatto: un assegno in bianco per operatori sportivi, turistici ed economici dell'intero territorio Dolomitico e Veneto. Ma ora bisogna rimboccarsi le maniche perchè i soldi non pioveranno come manna dal cielo come in molti sperano e, sul piano logistico, infrastrutturale, marketing e promozione c'è tantissimo da lavorare nella provincia bellunese.
Cortina non può e non deve cullarsi sugli allori del passato e non può fare l'errore di essere troppo supponente. Chi è venuto prima di loro, da St. Anton 2001 a Vail-Beaver Creek 2015, ha regalato delle ottime edizioni iridate, ma restano ancora ampi spazi di miglioramento.
C'è molto da fare sul piano viario, infrastrutturale, logistico e dell'accoglienza alberghiera in tutto l'ampezzano e nel bellunese. Speriamo che Cortina sappia cogliere questa occasione, perchè non ci saranno prove d'appello. Tutti gli occhi del mondo nel 2021 per 15 giorni saranno puntati sulla località ampezzana e non saranno ammessi svarioni di nessun genere, soprattutto per il fatto che Cortina, a differenza di chi l'ha preceduta, avrà un anno in più per organizzarsi.
Essere da soli a correre può essere un bene, ma anche un coltello dalla doppia lama che può infliggere, nel caso specifico, ferite gravi per l'immagine dell'Italia, dell'ampezzano tutto e per lo sport italiano.
Dunque coraggio Cortina, al lavoro già da oggi stesso per dimostrare che questa assegnazione è un merito e non un regalo!!! Poi solo al termine del Mondiale 2021 si potrà finalmente gridare: “Abbiamo Vinto!!!".