Kranjska:Razzo torna sul podio dietro Kristofferse
di Matteo Pavesi
E' commosso Giuliano Razzoli quando sale sul podio, quando lo speaker urla forte il suo nome, quando con la sua sinistra stringe la destra del vincitore di giornata Kristoffersen.
"Il podio è vicino" ci aveva sussurrato a Kitz, quando fermo al parterre guardava il trio Hargin- Hirscher- Neureuther festeggiare, fermato a 14 centesimi da quel sogno, per un errore sul finale
E' dal 19 dicembre 2011, slalom di Alta Badia chiuso al secondo posto alle spalle di Hirscher, che Giuliano Razzoli non riassapora la gioia del podio, e ci è riuscito nuovamente oggi a Kranjska Gora, grazie ad una splendida prima manche chiusa con il secondo tempo, ed una più che buona seconda, dove ha saputo rimanere nella scia dello strepitoso Kristoffersen.
Un podio che suggella una stagione in crescita: 12/o a Levi, 23/o ad Are, 13/o a Madonna di Campiglio, fuori a Zagabria, quarto ad Adelboden, fuori a Wengen, poi quarto a Kitzbuehel e sesto a Schladming. Un risultato che riporta il 'Razzo di Minozzo' a ridosso del miglior sottogruppo di merito, il punto di arrivo, e di ripartenza, di un percorso iniziato proprio a Levi lo scorso novembre, quando con il pettorale n.29, Giuliano rischiava di uscire dai migliori 30 della specialità.
Lo svedese Hargin, proprio come a Wengen, si ritrova in testa a metà gara, e proprio come in Svizzera non riesce a gestire pressione e distacco nella manche decisiva, e i 3 decimi che ha di vantaggio su Kristoffersen diventano un ritardo di 86 centesimi che valgono il terzo posto.
Vittoria, come detto, per Kristoffersen, la terza in carriera, la seconda in stagione: manche decisiva attaccata alla perfezione, rapidità e tecnica, capacità di adattarsi alla tracciatura e alla neve, questi gli ingredienti che hanno permesso ad Henrik di lasciare il connazionale Larsson, quarto classificato, a +1.02.
E' un momento di forma eccellente per Henrik, ieri in gigante autore del miglior tempo di manche (dal 22/o al 6/o posto finale) e in settimana vincitore di due ori (slalom e gigante) ai Mondiali Juniores.
Della bella Italia della prima manche rimane solo il fantastico podio di Razzoli: Thaler e Gross, quinto e sesto, si incartano sulla stessa porta, prima del dosso, a metà tracciato e si ritrovano tra le ultime posizioni. Gross, in ritardo dopo un rimbalzo, prende un palo su un mano e va in rotazione, perdendo tempo prezioso; Thaler scivola fino a fermarmi, per poi ripartire, ed arrivare con il tempo più alto. Manfred Moelgg, 11/o dopo la prima, tiene un po' troppo e perde due posizioni: purtroppo era necessario un decimo posto per agguantare la qualificazione alle Finali, mentre Manfred chiude la stagione regolare 26esimo. Visto il grave infortunio al tendine d'Achille patito ad agosto, e considerando che Moelgg ha saltato tutta la prima parte di stagione, la qualifica alle Finali sarebbe stato un risultato eccezionale, e il giusto premio per questo nostro straordinario atleta.
Se con un errore sul finale Marcel Hirscher aveva compromesso la prima manche, nella seconda ha scatenato la sua rabbia e il suo orgoglio facendo segnare il miglior tempo e risalendo dalla 19/esima alla sesta posizione, e mettendosi alle spalle anche Neureuther: il tedesco mantiene la leadership in classifica di specialità con 569 punti, 55 più dell'austriaco. Un bel margine, ma non sufficiente per dormire sonni tranquilli, l'ultima gara sarà determinante. Per il terzo posto sarà lotta tra Kristoffersen, Dopfer, Khoroshilov (oggi 5/o), con un piccolo spiraglio per Gross e Hargin.
Completano la top10 Pinturault 7/o, Foss-Solevaag 8/o e Dopfer 10/o.
Ora gli uomini si spostano a Meribel, per il gran Finale: prime prove cronometrate in programma martedì 17.