Vail 2015: Grange slalom d'oro. Italia a secco
di Matteo Pavesi
Cogliendo tutti di sorpresa il francese Jean-Baptiste Grange conquista l'oro Mondiale a Vail 2015 nello slalom speciale che chiude il programma della rassegna iridata, bissando il successo di Garmisch 2011 e conquistando la terza medaglia mondiale dopo il bronzo di Are 2007.
Esplode il sorriso del transalpino, che un lungo elenco di infortuni aveva bloccato la sua carriera nel momento migliore. Poi la risalita verso i piani alti, con il 6/o posto di Adelboden come miglior risultato in questa stagione.
Grange ha sciato con precisione affrontando i passaggi chiave e continuando a spingere senza sbavature, mettendo in pista grinta e tecnica, trovando quindi il compromesso migliore tra precisione e velocità.
Dopo una prima manche chiusa con Hirscher e Khoroshilov davanti a tutti, ti aspetti che siano loro due a lottare per le medaglie, visti anche i risultati di stagione, ma lo sci è uno sport imprevedibile e lo slalom lo è ancor di più: il russo si perde nel tracciato filante e veloce tracciato dall'allenatore azzurro Stefano Costazza, mentre l'austriaco, che difendeva il titolo, perde progressivamente i quasi 9 decimi di vantaggio fino ad inforcare, proprio lui che può vantare 2 inforcate nelle ultime 30 gare o giù di li...ma quasi certamente sarebbe finito alle spalle del francese anche senza quell'errore.
Un finale thriller, una gara piena di colpi di scena, iniziata con una prima frazione lentissima ed angolata, decisamente rovinata (dal punto di vista dello spettacolo) dal tracciatore norvegese Mitter, su cui è bene che la FIS rifletta per il futuro (magari leggendosi le numerose critiche pervenute dagli stessi atleti, come Raich e Lizeroux)
Si rimescola quindi la classifica finale e il podio si tinge di nero-rosso-giallo con l'argento e il bronzo per i tedeschi Fritz Dopfer e Felix Neureuther.
Per ironia della sorte il 'legno' odierno va al norvegese Kristoffersen, per soli due centesimi, terzo nella manche decisiva, ma solo 9/o in quella tracciata dal suo allenatore che avrebbe dovuto, e voluto, favorirlo.
L'Italia dello slalom ci ha provato, in particolare nella seconda, il risultato finale è l'11/o posto di Manfred Moelgg, unico al traguardo delle due manche, ma i nostri portacolori non si sono risparmiati. Il marebbano ha dato tutto quello che poteva in queste condizioni di forma, purtroppo era ovvio che l'infortunio al tendine d'Achille patito in pieno agosto avrebbe compromesso la stagione, ma può comunque sorridere per quanto fatto in gennaio e in questa gara.
Giuliano Razzoli è uscito nella prima dopo 35 secondi, mentre viaggiava vicinissimo ai migliori; Stefano Gross e Patrick Thaler sono usciti dal cancelletto nella seconda rischiando tutto, cercando di recuperare dall'11/o e 14/o posto. Gross ha inforcato arrivando lungo su un dosso, mentre 'Thali' si è preso tutti rischi ma è arretrato troppo ed è uscito, un risultato nei top10 era possibile.
Per l'Italia, ora possiamo dirlo ufficialmente, questo Mondiale si chiude con 'zeru tituli', zero medaglie come nelle edizioni del 1999 e del 1989. E questo impone una serie di attente riflessioni.
Chiudono la top10 Mattias Hargin 5/o, Andre Myhrer 6/o, Markus Larsson 7/o, Alexander Khoroshilov 8/o, Sebastian Foss-Solevaag 9/o e Linus Strasser 10/o.
Per un soffio entra nei top30 anche il sorprendente spagnolo Joaquim Salarich, vincitore delle qualifiche, tempo più alto, 48/o a 58 secondi, per il principe Hubertus Von Hohenlohe, classe 1959.
Il Mondiale 2015 termina oggi, ora riprende la Coppa del Mondo per l'ultima parte di stagione, con le prove veloci di Saalbach in programma sabato e domenica prossimi.