Reichelt domina il Lauberhorn, male gli azzurri
di Matteo Pavesi
Due svizzeri davanti a tutti ad esaltare la folla di bandiere rossocrociate a bordo pista, poi arriva un austriaco, Hannes Reichelt, e li zittisce tutti: il vincitore di Kitz 2014 completa la doppietta delle discese storiche, cavalca i 4422 metri del Lauberhorn, la pista più lunga del mondo, interpreta al meglio i passaggi chiave, in primis la Kernen-S e chiude davanti a tutti con 2:36.14.
Come detto in quel momento erano in testa due atleti di casa, Beat Feuz e Carlo Janka, divisi da soli 2 centesimi, praticamente nulla dopo quasi 160 secondi di gara, e poco dopo un terzo elvetico, Patrick Kueng, è riuscito ad accodarsi ai compagni, rimanendo però ai piedi del podio. E tutti e tre avevano già dominato questo tracciato, Kueng nel 2014, Feuz nel 2012 e Janka nel 2010.
Il leader della specialità Kjetil Jansrud chiude con il 5/o tempo: nonostante sia stato il migliore nel tratto iniziale di scorrevolezza, il norvegese commette qualche errore di troppo, sbavature e indecisioni che lo portano ad accusare +1.11. Jansrud non sembra avere la stessa brillantezza e forma delle prime gare di stagione, ma rimane temibile in ogni gara.
Completano la top10 Guillermo Fayed 6/o, Tobias Stechert 7/o, Sandro Viletta 8/o, Ondrey Bank 9/o e Didier Defago 10/o.
Dopo 22 atleti la gara, già interrotta una prima volta per la caduta del canadese Osborne-Paradis, viene nuovamente e a lungo interrotta per un malfunzionamento dell'impianto radio della giuria in pista, impedendo le comunicazioni. Ecco che Streitberger, pettorale n.1, è sceso alle 13, mentre il nostro Varettoni, pettorale n.23, è sceso alle 14.40; l'ultimo in gara, il canadese Thompson, apre il cancelletto alle 15.40!
Dopo la lunga pausa Werner Heel riesce ad inserirsi nei top15, mentre lo sloveno Sporn era vicinissimo ai primi dopo 1 minuto di gara, sbagliando subito dopo. Gara nuovamente interrotta alle 15 passate per la caduta del canadese Werry e, all'ennesima ripresa, anche Marc Gisin e Mauro Caviezel sentono aria di gloria e chiudono con il 11/o e 12/o tempo.
Incredibile risultato per la Svizzera con 3 atleti nei primi 4, 7 nei primi 12.
Giornata totalmente da dimenticare per gli azzurri, una prestazione collettiva estremamente deludente, anche considerando i buoni risultati fin qui ottenuto. Il migliore dei nostri è proprio Werner Heel 18/o, seguono Dominik Paris, 19/o, che rispetto alle prove fa meglio la Kernen-S, passaggio in cui incontrava diverse difficoltà, ma sbaglia negli altri settori; Silvano Varettoni è 25/o, Christof Innerhofer 26/o a +2.88: non è lui, è piegato dal mal di schiena e si vede; Mattia Casse 36/o, Matteo Marsaglia 43/o; Peter Fill infine sbaglia e cade, per fortuna senza conseguenze.
In classifica generale comanda sempre Marcel Hirscher con 836, seguono Kjetil Jansrud a 669, Fritz Dopfer e Felix Neureuther appaiati a 542.
In classifica di discesa Jansrud è a quota 339, 113 meglio di Dominik Paris, Feuz terzo a 232.
Ora il Circo si sposta a Kitzbuehel, neanche il tempo di smaltire le tossine accumulate nelle gambe, perchè martedì è in programma la prima prova sulla leggendaria Streif.