La strada di Moelgg e Svindal verso i Mondiali
di Matteo Pavesi
Il mare cristallino che potete vedere nella foto in fondo all'articolo, pubblicata sul profilo Instagram di Aksel Lund Svindal, è quello delle isole Turks e Caicos, un arcipelago corallino nei Caraibi, dove il campione norvegese si trova in questi giorni. Il clima secco e dolce, con temperature che in questo periodo oscillano tra i 23 e i 30 gradi è l'ideale per fare fisioterapia, allenarsi e recuperare al meglio dopo un infortunio.
Come è noto Svindal è fermo ai box a causa della rottura del tendine d'Achille, patita il 19 ottobre scorso, pochi giorni prima del gigante inaugurale di Soelden. Un infortunio pressochè identico a quello subito dal nostro Manfred Moelgg due mesi prima, il 19 agosto, durante un allenamento atletico.
Questa premessa era necessaria per arrivare ad azzardare un parallelismo che, in campo medico, forse non andrebbe fatto, ma che per amore di discussione proviamo ad ipotizzare: dopo l'operazione, il riposo, e la fisioterapia il campione marebbano ha rimesso gli sci ai primi di novembre, due mesi e mezzo dopo l'infortunio, e con il raduno del 10 dicembre a Madesimo è tornato ad allenarsi con la squadra, meno di quattro mesi dopo l'infortunio, e nel gigante della Gran Risa è sceso come apripista.
Non conosciamo l'esatto stato di forma di Manfred, ma è più che probabile un suo ritorno alle competizioni nel mese di gennaio, quando si sentirà pronto sia in slalom che in gigante, specialità dove non può permettersi di rischiare, essendo 24/o in WCSL. Infatti tornando alle gare un atleta perde lo status di infortunato, e di conseguenza le sue prestazioni hanno un immediato effetto sulla lista di partenza per la gara successiva.
Inoltre, come noto, sono solo 4 i posti disponibili per ogni nazione per i Campionati del Mondo, e dunque a Manfred servirebbe un buon risultato per convincere i tecnici a selezionarlo.
In quest'ottica, e applicando gli stessi tempi, Svindal potrebbe pensare di rimettere gli sci nei primi giorni del 2015, di ritorno dal suo viaggio caraibico, ammesso e non concesso che il processo di guarigione si sia svolto con la stessa regolarità.
Il tempo non gioca a favore del campione norvegese, visto che le prime prove per la discesa mondiale sono in programma il 3 febbraio a Beaver Creek.
Di contro Aksel non dovrebbe aver problemi di qualifica: in discesa e superg ci sono solo Jansrud e Kilde mentre in gigante ci sono Jansrud, Kristoffersen e Haugen, e dunque nelle tre discipline in cui potrebbe gareggiare Aksel avrebbe il posto assicurato.
Pare che Rainer Salzgeber, Racing Manager degli HEAD World Cup Rebels, stia preparando uno scarpone speciale per Aksel, in grado di alleggerire la pressione sulla zona operata.