Roberto Nani: "so di valere il podio e ci provo"
di Matteo Pavesi
Con un tempo totale di 2.30:17, e un distacco senza appelli di 1.45 su Ted Ligety, Marcel Hirscher ha vinto per la terza volta il gigante della Val Badia: "Durante la seconda manche non pensavo di
essere andato così bene, quando ho visto la luce verde al traguardo ho pensato: 'ci deve essere un errore' perchè avevo avuto brutte sensazioni durante la discesa. Un manche piena di dossi e sconnessioni, davvero davvero dura e difficile."
Ted Ligety denuncia la mancanza di allenamento, ricordiamo che sta gareggiando con una mano operata e diversi chiodi: "Al momento non ho nelle gambe tutto l'allenamento che avrei voluto avere. Senza, è difficile avere la massima fiducia nei propri mezzi quando arrivi in Coppa del Mondo, perchè sono gare difficili. Devi andare al limite e dare tutto, dunque sono felice per il secondo posto. Inoltre questa non è la solita neve che troviamo qui, di solito durissima, viste le temperature e le difficoltà avute in tutta Europa è già tantissimo aver preparato una pista da gara quando intorno ci sono i prati. Con la poche neve sono uscite le sconnessioni e i balzi del terreno, e non è la situazione in cui mi piace spingere al massimo."
"So di valere il podio e sto provando in tutti i modi a salirci. L'obiettivo è quello. - dichiara Roberto Nani, il migliore azzurro con il sesto tempo, all'ufficio stampa FISI - Hirscher in questo momento è un gradino sopra a tutti ma io penso di essere nella direzione giusta per avvicinarmi a lui e provare anche a batterlo. Nella seconda manche di oggi ho messo tutto me stesso, mi sono impegnato al massimo perché ero convinto di poter raggiungere il podio. Ho commesso qualche errore, ma non serve a niente scalare di una marcia, altrimenti il tempo non arriva. Bisogna continuare a spingere e prima o poi il risultato arriverà.
Sono contento della gara - ha proseguito Nani - la Gran Risa è sempre una pista bellissima, molto difficile. Oggi era anche velocissima, soprattutto nella seconda manche ed essendo molto mossa ha causato difficoltà a tanti. Non parteciperò alla slalom di Campiglio - dice ancora Nani - perché abbiamo deciso insieme allo staff di realizzare un blocco importante di allenamento proprio fra i rapid gates, per poi rientrare in gara a gennaio".
Molto importante la presenza in Badia di Mandred Moelgg, che è sceso come apripista, per riprendere confidenza con il cancelletto e provare se stesso dopo l'infortunio al tendine d'achille: "Sono al 70% - dice Manni - ma sto continuando a lavorare molto. Adesso ho bisogno di allenarmi e di fare giri su giri. Per il rientro, vedremo quando la condizione me lo permetterà".
Oltre alla condizione bisognerà stare attenti anche al pettorale: con l'infortunio vengono congelati i suoi punti FIS e la posizione nella WCSL, ma rientrando in gara tutto cambia, e senza una buona prestazione in gigante rischia di uscire dai top30, e complicarsi non poco la vita in questa specialità.
Infine da sottolineare la gara del 21enne croato Filip Zubcic, che compie una impresa nella prima manche qualificandosi con il pettorale n.64 su questo difficile tracciato, per poi disegnare una seconda manche di alto livello risalendo fino al 7/o posto finale, e rimanendo a lungo nell'angolo del leader: "E' un risultato fantastico - dichiara Zubcic - La miglior gara della mia vita, è come un sogno. Sì, nell'ultimo allenamento stavo sciando bene, ma di sicuro non mi sentivo da top10. E' incredibile!"