Paris: "gare sulla Saslong più difficili che mai"
di Matteo Pavesi
Quattro vittorie e due secondi posti su sei gare veloci...Un ruolino di marcia impressionante per Kjetil Jansrud, ancor meglio del suo capitano Aksel Lund Svindal: "E' una bella sensazione quando scendi e vedi la luce verde illuminata sul tabellone - dichiara il norvegese all'ufficio stampa dell'Organizzatore - Si vuole sempre vincere, lottare ogni giorno e attaccare sempre. Quest'anno, in qualche modo, mi ritrovo sempre davanti. E' una situazione quasi surreale. Anche oggi ho commesso qualche piccolo errore, che per fortuna non si è trasformato in un pasticcio. Ho trovato un buon equilibrio nel fare andare gli sci e attaccare, ma anche gli altri lo fanno, solo che evidentemente a me funziona meglio. E' una sensazione incredibile."
Ma anche gli azzurri sono protagonisti oggi, con il secondo posto di Dominik Paris, il 5/o di Christof Innerhofer e il 7/o di Matteo Marsaglia.
Ecco il forestale della Val d'Ultimo: "Il weekend è andato benissimo: due podi in due giorni, cosa chiedere di più? Penso sia irripetibile perché è difficile essere sempre al top e sciare senza commettere errori gravi. La colonna sonora di questa gara? Non saprei, ma sicuramente una canzone di festa. Temevo la neve, ma ha tenuto benissimo. Bisogna fare veramente i complimenti all’organizzazione, che fino a qualche giorno fa la pista era un prato verde e invece grazie a loro il weekend è stato fantastico. Non è stato facile trovare la linea giusta perché non era semplice capire dove e quando rischiare. Solitamente la Saslong è un'autostrada con i salti. Quest’anno non è stato così. Le gare sulla Saslong sono state più difficili che mai. Questa sera non riuscirò a festeggiare con il mio fan-club "Heilosen", ma già domani mattina faremo a casa una bella colazione tipica tutti assieme allo Schwemmalm".
E all'ufficio stampa FISI aggiunge: "la tracciatura si adattava alle mie caratteristiche, però non pensavo di arrivare addirittura secondo. Certo Jansrud è ancora lì davanti, ma io so di avere dei margini di miglioramento e posso avvicinarmi ancora di più. E' importante anche il risultato della squadra soprattutto perché si crea quel sano clima in cui tutti si sentono forti e anche in allenamento ci possiamo tirare l'uno con l'altro. E poi una volta ci sono io sul podio, una volta c'è Innerhofer, una volta c'è Marsaglia o un altro e così l'Italia è sempre davanti. Ora ci aspetta l'appuntamento con la nuova discesa di Santa Caterina Valfurva dove è tutto nuovo. L'abbiamo provata qualche giorno fa, ma bisognerà vedere come sarà la tracciatura. Sicuramente sarà una discesa difficile, nella parte alta quasi simile ad un superG e poi sotto più filante. Sarà interessante provarla nella prima prova e io proverò a fare un altro buon risultato".
Christof Innerhofer: "Oggi non è stato molto diverso rispetto a ieri, ma ho sempre più fiducia dopo ogni gara che faccio. Lentamente sto ritrovando l'equilibrio tra attacco e flessibilità durante la sciata. Piano piano sto tornando. Dalla prima gara della stagione ad oggi mi sento molto meglio. Certo, devo ancora lavorare per ritrovare quel poco che mi manca per tornare ai miei livelli. Ma questo risultato è una bella iniezione di fiducia e non fa altro che motivarmi nel continuare a lavorare duro."
Contento Matteo Marsaglia, che rientra nei top10: "Sono contento perché rivedo la parte alta della classifica, anche se mi resta un velo di rammarico per qualche errore di troppo che mi ha impedito di essere ancora più avanti in classifica. Comunque è un buon risultato, che mi spinge a cercare di migliorarmi ancora. Il mal di schiena è un problema che gestisco da un po', ma che non mi condiziona più di tanto."