Hirscher innarivabile, fa suo il gigante di Are
di Vittorio Savio
Un mostruoso Marcel Hirscher ritorna quello di Soelden e detta la sua legge sulle nevi europee di Are e festeggia le 25 vittorie in coppa del mondo. Nel terzo gigante stagionale - il primo in notturna nella storia maschile - l'austriaco centra il secondo successo stagionale e incamera 100 importantissimi punti nella lotta per la coppa assoluta, sfruttando anche il fatto che Kjetil Jansrud oggi è andato a funghi, finendo fuori già nella prima manche. Ora tra i due ora ci sono solo 72 punti di differenza in favore del norvegese, ma domenica in slalom il sorpasso è quasi certo. Hirscher fa il vuoto alle sue spalle, come già accaduto sul ghiacciaio del Rettenbach. Sul secondo gradino troviamo il vincitore di Beaver Creek Ted Ligety che però accusa 1"22, un po' troppo per lui, anche se la mano operata ha il suo peso. La rivincita per pareggiare i conti tra i due è rimandata in Alta Badia tra una settimana, neve permettendo. Alle spalle di questi due mostri sacri della specialità c'è il tedesco Stefan Luitz​ (+1.50), soddisfatissimo per il suo secondo podio in carriera - capace di scavalcare il suo compagno di squadra più esperto Fritz Dopfer, finto 4/o. Seguono in graduatoria la coppia francese Fanara e Pinturault, quindi il veterano Benjamin Raich, seguito dal norvegese Haugen, da un altro transalpino Muffat-Jandet finito 9/o a pari tempo con Henrik Kristoffersen.
Il migliore degli azzurri lo troviamo ai piedi dei top10: è il giovane carabiniere Giovanni Borsotti 12/o. Dopo una buona prima manche il piemontese fa meglio nella seconda, con il secondo crono (1.12.49) alle spalle di Hirscher, grazie al giusto pizzico di grinta e di testa dimostrando tutte le sue doti tecniche, mentre Florian Eisath dopo un 13/o tempo pomeridiano appare un po' troppo contratto retrocedendo in 15/a piazza. Male anche Davide Simoncelli (19/o). Il poliziotto di Lizzana non riesce a trovare il bandolo della matassa negli spazi larghi di questa seconda prova e termina. Tutti eliminati già nella prima manche gli altri sei azzurri impegnati in questo terzo gigante della stagione ad iniziare da un Roberto Nani, l'ombra di se stesso quest'oggi, finito con oltre cinque secondi in fondo alla graduatoria finale.
Da segnalare la buona prestazione di un certo Elia Zurbriggen, pettorale 52, figlio d'arte di quel grande campione che è stato Pirmin capace di qualificarsi nella prima manche con il 28/o tempo e capace poi di scalare posizioni fino alla 13/a finale.
Domani gli uomini riposano, spazio alle slalomiste donne. Si torna in pista domenica con il secondo slalom speciale della stagione (prima manche ore 9.30; seconda manche ore 12.30).