Storica Lindsey Vonn! Vince e fa 60!
di Luca Perenzoni
Welcome back, Queen Lindsey!!
Sono bastate tre run di prove e una sola gara a Lindsey Vonn per ritrovarsi. La seconda discesa libera di Lake Louise restituisce lo scettro della velocità alla trentenne statunintense, che sulle nevi canadesi conquista la vittoria numero 60 in carriera, firmando per la 15ima volta (12 in discesa, 3 in superg) l'autostrada dell'Alberta. Un risultato che da solo permette di comprendere lo strapotere e la superiorità della Vonn in discesa libera e allo stesso fa capire quanto sia mancata al Circo Rosa questa assurda campionessa. Si è operata una, due volte, si è rimessa al lavoro ed è tornata forte, magari non ancora fortissima come negli anni scorsi, ma comunque pressochè imbattibile, almeno sulla sua pista.
Lindsey mancava dal gradino più alto del podio dal gigante di Maribor del gennaio 2013, mentre l'ultimo acuto in discesa risale ad una settimana prima, sull'Olimpia delle Tofane di Cortina, altra pista particolarmente amica del fenomeno a stelle e strisce. Bentornata, Lindsey. Bentornata maestà.
E trionfo è stato per l'intero team USA: ok, la Vonn ha raccontato la favola del giorno, forse quella che resterà la favola della stagione. Ma tutta la squadra statunitense ha vissuto una giornata memorabile, piazzando sul podio Stacey Cook (+0.49) alla destra della Vonn e Julia Mancuso (+0.57) alla sua sinistra. En-plein. Chapeu. Mai nella storia le ragazze a stelle e strisce avevano ipotecato l'intero podio. Evidentemente doveva essere una giornata speciale in tutti i sensi.
E non è tutto, perchè Laurenne Ross è sesta, separata dalle compagne solo dalla canadese Larissa Yurkiw e dalla bavarese Viktoria Rebensburg, nella volata per i piazzamenti a ridosso del podio che in un decimo e mezzo racchiude anche un'incisiva Elena Fanchini, settima, una Tina Maze attardata da un grave errore nella seconda parte della gara e la detentrice della Coppa del Mondo Anna Fenninger, nona a 91 centesimi dalla Vonn.
Entrando in casa Italia, la seconda prova canadese porta in dote notizie migliori della giornata precedente, innanzitutto per il settimo tempo della maggiore delle sorelle camune, riappropriatasi del giusto feeling con la "sua" pista, ma anche per il 17imo di Verena Stuffer mentre Daniela Merighetti ancora fatica ad esprimersi al meglio per scivolare oltre la 20ima piazza.
Domani la tournee nordamericana si chiuderà con il superg. Nel frattempo l'unico argomento sarà lei, Lindsey Vonn: la perla numero 60 in carriera la mette nella scia di AnneMarie Moser Proell, la sola ad aver vinto più di lei nella storia, grazie ai 62 successi conquistati negli anni '70. Magari l'inseguimento non cambierà domani, ma la sensazione è che una Vonn così convinta, determinata e soprattutto efficiente, possa davvero regalarsi la scrittura di un altro capitolo della propria storia dorata.
Intanto nella classifica generale, pur senza vincere la Maze rafforza la sua leadership e domani, in superG promette scintille nel confronto con Anna Fenninger, sin qui sempre alle sue spalle nelle due giornate canadesi. Sempre che Lindsey non faccia un altro scherzetto. Esageriamo? Forse sì, ma a questo punto, meglio mai dare nulla per scontato. La Regina insegna.