Dominik Paris: "batterò Jansrud in Europa!"
di Matteo Pavesi
Un terzo e due quarti posti in una settimana sono un bottino davvero importante, il modo migliore per cominciare una stagione, e la prova che il lavoro estivo ci ha restituito un Dominik Paris in gran spolvero, dopo la stagione difficile condizionata dall'infortunio in Val Gardena.
Ecco il forestale della Val d'Ultimo nelle dichiarazioni raccolte dall'ufficio stampa FISI: "Un altro quarto posto dopo quello di Lake Louise, ma sono ugualmente soddisfatto. Anche stavolta ho provato a rischiare tutto, purtroppo in qualche tratto non sono riuscito a fare il massimo, soprattutto quando sono uscito dal muro, dove ho perduto un paio di decimi di troppo, ma fa parte del gioco. Jansrud ha meritato di vincere, in questo momento è superiore a tutti, soprattutto tecnicamente, ma credo sia battibile, su altre piste lo batterò!"
Appaiati al 10/o posto Werner Heel e Peter Fill, in particolare dal carabiniere di Castelrotto ci si aspettava qualcosa di più. Ecco Heel: "Sono contento a pezzi per la mia sciata, mi è mancata un po' di visibilità sul muro dove si poteva fare meglio, sono molto contento della crescita complessiva. Cerchiamo di andare avanti, a dicembre miglioreremo e saremo ancor più competitivi. Qui ci siamo sempre trovati abbastanza bene, credo siamo migliorati parecchio dal punto di vista tecnico"
E Peter Fill: "Dopo il traguardo ero abbastanza arrabbiato, non sono riuscito a fare quello che potevo. Ci ho provato con maggiore convinzione rispetto a Lake Louise, ma tanti piccoli errorini costano comunque tanto tempo. Quando sei dentro un flusso positivo te li fai scivolare via, invece io non sono ancora arrivato a quel punto. Domani c'è il supergigante, ma non sarà facile".
Sorride invece Kjetil Jansrud, tre vittorie in una settimana, raddoppiando così i migliori risultati fin qui ottenuti in carriera: "Non so cosa aggiungere al fatto che la Norvegia abbia vinto quattro delle cinque gare corso finora (a Levi in slalom ha vinto il norvegese Kristoffersen, ndr), è una cosa incredibile, non riesco ancora a realizzarla. Vincere tre gare di fila è una sensazione fantastica e allo stesso tempo assurda, perchè so che ci sono tanti atleti davvero forti, talentuosi, e vincere con mezzo secondo di margine è quasi irreale. La discesa può essere davvero stressante quando non sei in forma, ma per me in questi giorni viene tutto facile, riesco a gestire bene la situazione. Questa discesa è molto divertente, ci sono salti, c'è velocità e oggi invece di preoccuparmi di come avrei affrontato il Golden Eagle non vedevo l'ora di arrivarci...mi sento bene"
Pazzo di gioia al traguardo anche l'elvetico Beat Feuz, che torna sul podio dopo due anni e mezzo, lasciandosi alle spalle problemi fisici che l'hanno portato vicino al ritiro: "sciare bene a Lake Louise era importante per me, è andata bene e quindi sono arrivato a Beaver Creek molto fiducioso e convinto dei miei mezzi. Non ho spinto molto in prova ma oggi ho mollato tutto e sono davvero felice che abbia pagato. La Birds of Prey è una grande discesa, sono stato secondo qui tre anni fa dietro a Bode Miller e sono felice di tornare qui per i Mondiali..."