Benni Raich:"mi concentro su slalom e gigante"
di Matteo Pavesi

Arrivare a correre 9 edizioni di un Mondiale è impresa riservata a pochi, pochissimi atleti. Per il 36enne campione austriaco Benni Raich è un traguardo a portata di mano: a Vail, nel 1999, la prima partecipazione e sempre a Vail, nel febbraio 2015, Raich potrebbe gareggiare per l'ultima volta in una rassegna mondiale.
Campioni come Kjus e Aamodt si sono fermati a 8 edizioni, con il secondo capace di conquistare 12 medaglie in 5 discipline tra Saalbach 1991 e Bormio 2005.
Ecco di seguito una intervista del Comitato Organizzatore di Vail/Beaver Creek, dopo la conquista di uno splendido 4/o posto nel primo gigante di Soelden:
Benni, come è andata la preparazione estiva?
Molto bene, con la parte atletico non ho avuto problemi. E sulla neve è andata bene anche se abbiamo sciato poco
Quali saranno i tuoi obiettivi per la stagione?
Mi concentrerò esclusivamente su slalom e gigante. Potremmo dire un ritorno alle origini, perchè non gareggerò in superg, discesa e superk. Voglio arrivare ben preparato ad ogni slalom e gigante.
Sicuramente i Mondiali sono il mio obiettivo principale. Ma questo include anche andar forte in Coppa e qualificarmi. E' chiaro che per il tempo stringe, i miei primi Mondiali furono 16 anni fa, ma c'è ancora qualcosa che non ho vinto ai Mondiali: un oro in gigante. Questo è il mio grande obiettivo e sto lavorando sodo per centrarlo.
Pensi di essere pronto a lottare con i migliori specialisti?
Mi sento bene e mi diverto sciando. Penso che con la mia esperienza, i miei materiali, il set-up, la tecnica e libero da problemi alla schiena posso lottare con i migliori.
Cosa ricordi dell'edizione 1999?
Ero molto giovane, ricordo delle belle gare e un buon allenamento. E ricordo un bel evento: non avrei potuto guidare negli USA ma un collega mi aveva prestato la macchina e alla fine sono stato beccato dalla polizia per eccesso di velocità. Sono stato fortunato e alla fine mi dissero semplicemente di andar piano!
Cosa provi nel tornare a gareggiare in un Mondiale a Vail?
E' una sensazione speciale. E' un posto dove sono sempre stato felice di andare, dove tra l'altro ci siamo allenati spesso. Nel 1997 ci sono stato per una delle primissime gare in Coppa. Mi piace sciare li e mi piace la neve. E gli Americani fanno ottime bistecche.
Cosa servirà per vincere l'oro che ti manca?
Per battere Ted e tutti gli altri, quel giorno ci sarà bisogno di ottimi materiali, essere in piena forma, fare due manche buone ed essere ben preparati. C'è bisogno anche di esperienza, e il giusto approccio mentale. Tutto devo unirsi in quel momento, in quel giorno. Ma devi esserti preparato ed allenato bene per questo.
Quanto sarà importante la 'prova generale' sulla Birds of Prey a dicembre?
Anche quello sarà importante, è l'occasione per provare alcune cose. Ma i Mondiali saranno due mesi dopo, dunque in una situazione differente. Far bene a dicembre aiuterà ma ci sarà ancora tempo per prepararsi per la gara mondiale.